San Bendetto del Tronto (Ascoli Piceno), 24 febbraio 2014 – «Per me, per la mia famiglia, non è una vittoria, perché il dolore per la perdita di un genitore, e soprattutto in questo modo, è atroce». Jennifer Sarchiè, la figlia del commerciante di pesce ucciso, affida a un post su Facebook la prima dichiarazione sull’arresto dei presunti responsabili della morte di suo padre Pietro (foto). «Ma ora – aggiunge la ragazza, che assieme alla madre e al fratello Yuri si è sempre battuta per chiedere giustizia – dopo aver messo un punto importante si può iniziare a combattere».
La donna ringrazia «la procura di Macerata, che mi è stata sempre vicino e – scrive –, tutti voi. La mia vittoria è e sarà anche la vostra. Mio padre aveva ragione, non conta il tempo che passa, l’importante è fare le cose per bene che tanto prima o poi la giustizia arriva. Babbo, ti penso ogni istante con immenso amore, oggi per noi è un giorno importante, che aspettavamo dal quel maledettissimo 18 giugno». Il giorno in cui il commerciante scomparve.