Delitto di Ancona, Tagliata rinchiuso a Camerino: «Voglio stare in cella da solo»

Domani la convalida dell’arresto. Il 18enne ha anche chiesto di avere con sé un’immagine sacra

Antonio Tagliata

Antonio Tagliata

Camerino (Macerata), 10 novembre 2015 – Si terrà domani l’udienza di convalida per l’arresto di Antonio Tagliata, il 18enne di Ancona recluso nel carcere di Camerino per l’omicidio di Roberta Pierini, 49 anni, e il tentato di omicidio di Fabio Giacconi, genitori della fidanzata 16enne del ragazzo fermata anche lei per il duplice delitto di via Crivelli. Tagliata ha chiesto di stare in cella anche se il magistrato non ne aveva disposto l’isolamento. Il ragazzo in passato aveva tentato il suicidio, ed è in regime di stretta sorveglianza. È seguito da uno psichiatra e da uno psicologo, ma al momento non segue una terapia farmacologica. Ha chiesto di poter tenere un’immagine sacra, e la direzione del carcere sta valutando la richiesta.

Il 18enne, sabato scorso, assieme alla fidanzata aveva raggiunto l’abitazione di lei per «un chiarimento» con i genitori della ragazza in base a quanto riferito al pm dopo l’arresto. Tagliata si era presentato con una pistola con la matricola abrasa e 86 proiettili in tre caricatori. Poi – secondo la ricostruzione – ha sparato prima alla donna, uccidendola, e poi al marito ferendolo gravemente. Giacconi è ricoverato in coma irreversibile. Tagliata e la ragazzina erano poi stati arrestati dai carabinieri alla stazione ferroviaria di Falconara.