L’addio a Tommaso: «Le stelle saranno invidiose della tua luce»

In centinaia per l’ultimo saluto al 18enne ucciso da un male incurabile. Le lettere degli amici, la musica e un dolore senza fine

Il funerale di Tommaso Moretti (foto Calavita)

Il funerale di Tommaso Moretti (foto Calavita)

Macerata, 31 ottobre 2014 - «Salutami tutte le stelle più belle, che saranno invidiose della tua luce. Ciao Tommi». Così ha voluto rendere omaggio uno degli amici a Tommaso Moretti, maceratese, 18 anni, stroncato da una malattia incurabile, durante il funerale di oggi alle 15 alla Chiesa delle Vergini. Tommaso, per tutti “Moro”, lascia il babbo, Giovanni, titolare dell’omonima pizzeria a Rione Marche, la mamma e la sorella, Rachele. Tantissimi si sono stretti intorno al dolore della famiglia, della fidanzata di Tommaso, Anna, e di tutti i suoi compagni di scuola e di avventure.

Una folla immobile e impietrita, durante i cinque minuti di silenzio in memoria di Tommi, che non sa spiegarsi ancora l’accaduto. «Mi chiedo cosa ha significato amare e soffrire tanto - hanno letto nel ricordo di Lorenzo Torresi, uno dei migliori amici - se, poi, si va via così presto. Ma voglio credere che ancora vivi, dentro di me. Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? È stato in spiaggia, quattro anni fa. Non sapevo chi fossi, e tu ti sei presentato con un’entrata a piedi pari durante una partita. Ora, invece, sei entrato a piedi pari qui, sul mio petto, andandotene. Sei stata la persona più matta che la vita poteva farci conoscere». Due le canzoni che hanno riempito la chiesa alla fine della messa: “Always in my head” (“Sempre nella mia testa”) dei Coldplay e “The prayer” (la preghiera) di Cuddy. Le offerte raccolte durante la cerimonia saranno devolute, per volontà della famiglia, all’Associazione sostegno ematologia oncologia pediatrica Onlus di Modena. La morte di Tommaso ha scosso tutta la comunità: il traffico verso la chiesa è rimasto bloccato per più di mezzora prima dell’inizio del funerale. Tantissima gente è arrivata sul posto anche a piedi. Chiara Gabrielli