Regione, le dimissioni di Errani accelerano la corsa: Bonaccini e Richetti in pole

Il membro della segreteria nazionale Pd e il deputato, entrambi modenesi, tra i più gettonati per la successione

Modena, Richetti e Bonaccini del Pd (FotoSchicchi)

Modena, Richetti e Bonaccini del Pd (FotoSchicchi)

Modena, 8 luglio 2014 - "La scelta di dare immediate dimissioni conferma il fortissimo senso dello Stato e delle istituzioni che ha caratterizzato Errani in questi anni. Gli abbiamo chiesto di riconsiderarle ma rispetteremo la sua scelta". Queste le parole del segretario regionale del Pd, il modenese Stefano Bonaccini, alla notizia della scelta del Governatore dell'Emilia Romagna di dimettersi dal suo ruolo, dopo la sentenza di appello Terremerse che lo condanna a un anno con la condizionale per falso ideologico.

Dimissioni che accellerano notevolmente la corsa alle elezioni per il dopo-Errani, per cui si sarebbe dovuto votare nella primavera del 2015. Tra i più gettonati per il ruolo di Governatore ci sono lo stesso Bonaccini e il deputato Pd, anche lui modenese, Matteo Richetti. Che afferma: "Ho lavorato fianco a fianco con il presidente Errani in questi anni. Nel rispetto che si deve a ogni sentenza, non è in discussione la statura e l'operato di un uomo politico che ha servito con passione, onestà e capacità l'Emilia Romagna". Le dimissioni di Errani mettono il punto interrogativo anche sul suo ruolo di commissario per la ricostruzione post terremoto: "Formalmente sono cariche diverse e quindi dobbiamo capire", spiega l'assessore regionale all'istruzione Patrizio Bianchi. Si tratta tecnicamente di una "nomina governativa", come sottolinea l'assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo, che però era stata assegnata a Errani proprio perché presidente della Regione. Bisogna aspettare e vedere cosa accadrà al momento della formalizzazione delle dimissioni. In ogni caso "la ricostruzione andrà avanti", assicura il sindaco di Modena ed ex assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli.