"Carne cruda e verme nel piatto": rivolta dei genitori alle materne

Marano, bufera alle Collodi. Il sindaco: "Pasti da tempo monitorati"

Una mensa scolastica (foto archivio)

Una mensa scolastica (foto archivio)

Marano, 22 novembre 2017 - La vicenda è venuta a galla solo ieri, ma l’episodio che sta scatenando una bufera nella scuola materna Collodi di Marano risale alla mattina del 7 novembre. Quando una delle mamme rappresentanti dei genitori ha optato per un assaggio a sorpresa in mensa, e nel piatto di un bimbo – hamburger con insalata – si è materializzato un verme. Le proteste della mamma si sono subito incanalate sui binari istituzionali: ne sono state informate la scuola, la sindaca Emilia Muratori (che presiede anche l’Unione) e la Cir, colosso al quale la stessa Unione appalta da anni il servizio completo, dalla fornitura degli ingredienti alla preparazione finale del cibo nella cucina della materna. Ma la faccenda non ha imboccato il solito tam tam dei social: è rimasta lì a cuocere per un paio di settimane, ed è esplosa quando tutte le famiglie della scuola, circa 170, hanno ricevuto una lettera esplicativa dei loro rappresentanti, affiancata da una nota delle insegnanti che sui problemi della mensa davano loro pienamente ragione.

Mamme, papà e maestre delle Collodi criticano ormai da tempo il servizio e la qualità dei pasti Cir. Tanto che nella lettera i genitori espimono la loro «delusione per un pasto che ci costa 5,85 euro e che è fatto con cibo di qualità decisamente non all’altezza. Da anni vengono segnalati menù sbagliati, porzioni insufficienti o mancanti, carne cruda all’interno, scarsa pulizia della verdura e cibo immangiabile. I genitori sono esasperati per il protrarsi di una situazione insostenibile e preoccupante per la salute dei loro bambini». Nella nota viene anche riportato – cosa confermata anche dalle docenti – che sempre il 7 novembre la mamma delegata aveva notato una teglia di hamburger «non abbastanza cotti all’interno: la carne era ancora rosa. E alcuni bambini quel giorno sono stati male ed hanno vomitato». Le maestre sottolineano anche che «pasta, carne e pesce troppo spesso sono cotti troppo o troppo poco», che «quando vengono riferiti questi episodi» al personale Cir «spesso non ci sono risposte» e che «qualche mese fa è stata trovata una chiocciola nei fagiolini, e un sassolino nell’insalata lo scorso anno».

«In realtà stiamo monitorando i pasti alla Collodi già da un po’ – ha spiegato invece la sindaca Muratori (nella foto) –, le lamentele in quella scuola ci sono sempre state e la Cir nel tempo ha modificato più volte il servizio e cambiato il personale per capire cosa non funzionasse. Anche perché alle vicine elementari non ci sono critiche e il cibo viene dalla stessa cucina, tra l’altro rinnovata e migliorata di recente. Dell’episodio del verme, arrivato probabilmente con l’insalata biologica, la Cir si è subito scusata, ha organizzato incontri con noi e i genitori. E ha promesso i necessari cambiamenti perché certe cose non capitino più, per capire in quale step nascano questi problemi. La Cir, con la quale il dialogo è sempre aperto, per ovvi motivi è comunque anche controllata di continuo dall’Ausl».

Intanto diversi genitori ieri, una volta saputo del verme, hanno preso le loro contromisure: una ventina di mamme si sono presentate alle Collodi prima del pranzo e hano portato a casa i propri bimbi. Una sorta di sciopero che in mancanza di chiarimenti potrebbe anche diventare virale.