Terremoto a Ischia, "Lo stesso incubo di 5 anni fa: cercavo mio figlio al buio"

La testimonianza dall’isola di Teresa Pradelli di Bomporto

Un’abitazione distrutta ad Ischia

Un’abitazione distrutta ad Ischia

Modena, 23 agosto 2017 - «Ho vissuto il sisma del 2012, vivevo a Bomporto e ancora lo temo; i ricordi non andranno mai via. Non è paragonabile ma questa volta ho avuto molta più paura perchè con me avevo i miei due bambini, nati successivamente». Teresa Pradelli è ancora frastornata dalla terribile scossa che ha distrutto Ischia. Una vacanza, quella doveva essere per la sua famiglia, che si è trasformata in un incubo. «Io al momento della scossa mi trovavo a Fiaiano – racconta Teresa - poco distante da Casamicciola, a soli cinque minuti di macchina - ma fortunatamente eravamo in una struttura di recente costruzione, al piano terra. Ho vissuto anche il terremoto del 2012 e, vivendo a Bomporto, ricordo bene soprattutto la terribile scossa del 20 maggio; della notte in cui sono corsa fuori casa. Non c’è paragone, è vero, ma lo abbiamo sentito bene. Inizialmente abbiamo udito un boato, poi c’è stato un black out e, un istante dopo, una violenta scossa. Avevo la bimba in braccio ma non riuscivo a trovare l’altro mio figlio – spiega ancora con un velo di apprensione nella voce – era buio e non capivo dove fosse. Poi l’ho trovato e prima ancora che finisse la scossa mi sono fiondata con entrambi vicino alla porta finestra, con la speranza che finisse presto. E’ stato il buio a fomentare la paura, perchè subito non avevo percezione di dove fosse il bambino. Sinceramente – ammette Teresa – ho pensato subito che, se la scossa fosse stata forte quanto quella nella bassa, avremmo potuto anche noi restare sotto le macerie».

La giovane mamma e turista spiega però di aver preferito restare a Ischia, ripartendo come previsto sabato mattina. «Quando la situazione è tornata alla normalità siamo tornati a letto ma siamo rimasti tutti insieme, nel lettone e pronti a scappare, essendo accanto alla porta finestra. Sinceramente una mia amica ha preferito ripartire stamattina (ieri per chi legge), ma c’erano code pazzesche per i traghetti e coi bambini non avrebbe avuto senso». A Ischia e poco lontano dall’epicentro e dai crolli anche l’assessore all’urbanistica di Sassuolo Pasquale del Neso. «Io vengo qui ogni anno perchè ci sono nato e da sempre, in estate, mi trasferisco a Ischia per un po’ per restare insieme alla mia famiglia.

Io non ho assistito ai crolli perchè i danni agli immobili e, soprattutto, alle persone si sono avuti nel centro dell’isola, proprio nella parte interna e io vivo a qualche chilometro di distanza. Si tratta di una zona nota purtroppo per il famoso terremoto catastrofico avvenuto alla fine del 1800. Oggi (ieri, ndr) ho fatto un giro con l’auto fino alla zona rossa, quella alla quale non si può accedere e ho visto lesioni sugli edifici. Le stesse che vidi nei comuni meno colpiti della bassa ma che fanno male. Ci sono abitazioni troppo danneggiate per permettere alle persone di rientrare – conferma l’assessore – ma fortunatamente il sisma ha colpito solo una piccola parte dell’isola. Io ho scelto di restare qui con la mia gente».