Pit stop dei ghostbusters: "C'è il fantasma di Villeneuve"

Maranello, l’associazione che caccia gli spiriti venerdì in città

Gli acchiappafantasmi

Gli acchiappafantasmi

Maranello (Modena), 20 novembre 2016 - Chissà se, come gli spiriti del Natale di Dickens, il fantasma del pilota è comparso a Maranello per redimere la Ferrari a secco di vittorie da un pezzo. Lo stabiliranno i camici bianchi del National Ghost Uncover, i moderni acchiappafantasmi made in Riccione che venerdì prossimo saranno in città per verificare la veridicità di alcune sconvolgenti testimonianze: pare infatti che 11 maranellesi, alcuni dei quali non si conoscono tra loro, hanno visto materializzarsi, sempre nello stesso punto (che sarà svelato solo venerdì), l’immagine di Gilles Villeneuve, il pilota del cavallino morto oltre 30 anni fa in un incidente durante le prove del Gran Premio del Belgio. Roba da far gelare il sangue nelle vene se non fosse che, al netto dello spavento, il celebre driver a qualcuno di loro (tra i testimoni c’è anche un componente della Ferrari che lo ha conosciuto personalmente) ha vaticinato giorni fausti nei prossimi anni per la Ferrari.  

Le apparizioni sarebbero in tutto cinque, la prima il 19 novembre 2012 e l’ultima in ottobre di quest’anno: in tre occasioni sono state registrate delle ombre che si spostavano, l’ultima volta è spuntato il viso avvolto in una nebulosa, a settembre lo hanno visto addirittura per 30 secondi a figura intera. Sempre vestito da pilota, «con una statura leggermente più alta di quando era in vita, ma questo è tipico di queste apparizioni: è successo anche quando sono stati avvistati Napoleone a Udine e Federico Barbarossa a Lodi, già alto di suo un metro e 97...», osserva Massimo Merendi presidente del National ghost uncover, 22 gruppi in Italia fino a Roma e Napoli, un’associazione di simpatici fuori di testa nata nel 2010 in Romagna e che oggi conta 97 soci, «una quarantina dei quali non crede ad alcun fenomeno paranormale».

Il battaglione di ghostbusters annovera gente di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età, dallo studente di 19 anni al fisico di 92, a dimostrazione che ogni evento viene vagliato con il sano setaccio dello scetticismo. Senza scopo di lucro, è bene sottolinearlo, in tempo di truffatori e fattucchiere che aprono canali con l’aldilà esclusivamente previa salatissima fatturazione. «Riceviamo tantissime telefonate, ma scegliamo noi dove andare».  

In questi sei anni di vita si sono imbattuti in 1980 chiamate di ogni tipo e credibilità, delle quali sono state 1050 quelle riconducibili a fenomeni anomali: finestre che si aprono, bicchieri che si spostano da soli, avvistamenti ufo, vampiri e un paio di licantropi, «uno dei quali sarebbe un noto giornalista di Milano segnalato dai colleghi...» (non approfondiamo, per carità), e un politico d’altri tempi che vicino Roma si è appalesato annunciando l’esito del referendum costituzionale in programma tra 15 giorni: non diremo niente in proposito se non che chi vince prevarrà con il 57% (43 chi perde) e andrà alle urne il 56% degli italiani.

«Il nostro compito – scandisce Merendi – non è dimostrare la presenza di fantasmi, ma studiare i fenomeni per censirli e trovare qualche risposta». L’armamentario con cui si presenteranno venerdì a Maranello, per l’appunto, «è finalizzato solo ad escludere che vi siano interazioni elettromagnetiche in loco dovute ad apparecchiature materiali come antenne dei telefonini o radio». Vedremo (o sentiremo?) se all’appuntamento si presenterà anche l’ectoplasma del pilota.