Modena, "due molotov davanti al mio ristorante"

Inquietante episodio al 'Maxela', la proprietaria: "Una era ancora accesa". Sequestrate dalla Digos

Modena, la proprietaria del ristorante 'Maxela', Assunta Spinazzola

Modena, la proprietaria del ristorante 'Maxela', Assunta Spinazzola

Modena, 25 marzo 2017 - Una minaccia non tanto velata? Un atto vandalico? Una vendetta, un avvertimento o una pericolosa bravata? Non è chiaro cosa vi sia dietro all’inquietante episodio avvenuto giovedì pomeriggio, intorno alle 15.30, in pieno giorno in vicolo Frassone, centro storico. Ignoti hanno abbandonato davanti al noto ristorante Maxela due molotov artigianali, di cui una accesa. Ad accorgersene è stata la proprietaria, Assunta Spinazzola, in quel momento impegnata in cucina che ha subito avvisato la polizia. Gli ordigni – due bottigliette di plastica contenenti benzina – sono stati poi sequestrati dalla Digos che ora indaga sull’accaduto.

«Ho sentito un odore acre di bruciato provenire dall’esterno – spiega la commerciante – per questo sono corsa in strada. Proprio davanti al nostro portone c’erano le due bottigliette appoggiate a terra. Una era in fiamme e sono subito rientrata per prendere acqua e spegnerla come meglio potevo. Fortunatamente non erano in vetro o sarebbero subito esplose». Pare che i contenitori siano stati lasciati nel vicolo pochi minuti prima, probabilmente con l’intento di farli notare dai titolari del locale. «Quando sono entrata – spiega Assunta Spinazzola – non c’era nulla davanti alla porta, quindi le bottigliette dovevano essere lì da pochi minuti anche perché il fuoco era appena stato acceso e non aveva attecchito al vicino contenitore. L’altra bottiglia, infatti, era intatta ma sono certa che entrambe contenessero benzina, l’odore è inconfondibile. Mi sono ovviamente allarmata e ho avvisato il 113. Sul posto sono arrivate le volanti e, poco dopo, i colleghi della Digos che hanno sequestrato il materiale infiammabile per analizzarlo».

La titolare del ristorante non sa dare spiegazioni circa l’accaduto. «Penso sia stato qualche balordo annoiato, perché noi non abbiamo avuto da ridire con nessuno. Non abbiamo mai ricevuto minacce – afferma – e non abbiamo notato individui sospetti intorno al locale. La polizia ci ha invitati a contattare la questura in caso di presentimenti strani ma non escludo che possa essere stato anche un gruppo di ragazzini. Ovviamente l’episodio fa riflettere anche perché se fossero esplose al momento del mio arrivo sarei rimasta ferita». Secondo la commerciante la zona, negli ultimi mesi, non è sicura. «Tutta l’area è spesso meta, la sera, di balordi e in questo vicolo si registrano continui furti, soprattutto di biciclette. Abbiamo chiesto che ci venissero consegnate le rastrelliere almeno per mettere al sicuro le nostre, ma non è mai avvenuto e spesso usciamo dal ristorante e non le troviamo più. Inoltre – sottolinea – la settimana scorsa un malvivente è entrato nel ristorante con l’intento di rubare ma fortunatamente la cuoca è riuscita a cacciarlo. Speriamo solo non capiti qualcosa di più grave, anche perché nel vicolo manca l’illuminazione e la sera, quando chiudiamo, non ci sentiamo sicuri. E’ pericoloso e la situazione è disastrosa in centro – conclude Spinazzola – chiediamo al Comune di intervenire».