Tensione in viale Gramsci, sputi e minacce ai residenti

Dopo controlli e denunce della polizia sollecitati da tempo

Controlli della polizia in Viale Gramsci (foto Fiocchi)

Controlli della polizia in Viale Gramsci (foto Fiocchi)

Modena, 22 luglio 2017 - Quante sorprese il panorama ‘micro’ criminale (o comunque di violazione delle norme) in viale Gramsci potesse riservare se lo chiedevano in tanti, ma forse pochi si aspettavano scenari del genere.

Dopo il rapper/spacciatore arrestato nei giorni scorsi, i controlli della polizia di Stato hanno portato alla scoperta di una sala scommesse priva di licenze ed anche di un negozio etnico dove i prodotti messi in vendita non erano opportunamente congelati e a dimostrazione di ciò si richiamano i numerosi insetti presenti all’interno del locale, notati dal personale Ausl.

Le più recenti proteste dei residenti della zona a ridosso delle porte per il centro storico (giusto un cavalcavia) hanno portato ad un ‘accerchiamento’ dell’area da parte della questura, che un giorno sì e l’altro pure manda mezzi e uomini a setacciare l’universo ombreggiato dal famigerato ErreNord (un tempo chiamato Hotel Eroina e per alcuni degno tutt’oggi di tale appellativo).

Lo ricordiamo: settimane fa gli abitanti hanno affisso agli alberi fotografie dei soliti noti pusher distribuiti lungo il viale, poi sono scesi in strada, in corteo, chiedendo a gran voce interventi, che la questura ha effettivamente messo in atto. Giovedì, per esempio, gli agenti hanno battuto, appunto, le attività commerciali e anche il parco XXII aprile.

Prima però di entrare nel merito dei risultati sorprendenti che sono emersi, trattiamo di un altro effetto dei controlli in questione. Ieri in viale Gramsci si respirava aria di tensione.

Il negozio etnico che si trova al civico 327 (dove al suo interno giovedì polizia e Ausl sono rimasti a lungo rilevando appunto le irregolarità citate in precedenza) in attesa della ‘mazzata’ destinata ad arrivare per le numerose violazioni era aperto come se nulla fosse. I clienti abituali, alcuni anche visibilmente ubriachi, hanno preso di mira alcuni residenti, soprattutto un appartenente a quel comitato di cittadini che di fatto ha portato alle recenti verifiche della polizia in tutta la zona. Sono partiti sputi e anche minacce non molto velate.

Una parte di viale Gramsci (prevalentemente stranieri) non ha insomma digerito l’attenzione che la polizia sta dedicando all’area. Vediamo, quindi, come è andata giovedì. La questura fa sapere che «venti uomini della polizia di Stato sono stati impiegati per le attività che hanno interessato anche un negozio etnico dove gli accertamenti effettuati dall’Ausl hanno evidenziato la cattiva conservazione di generi alimentari, sottoposti a sequestro, nonché la notifica di un provvedimento emesso dal questore alla titolare della sala scommesse di viale Gramsci 22446 a cui è stata intimata la cessazione dell’attività in quanto esercitata in assenza della prescritta licenza». La titolare risulta essere una albanese residente in zona, di 38 anni. Dovesse riaprire allora nei suoi confronti scatterebbe la denuncia.

«Al termine del servizio sono state identificate 18 persone – aggiunge la polizia –, 10 delle quali condotte in questura per accertamenti. Un nigeriano di 27 anni in regola, N.G.M., è stato indagato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale ed oltraggio, inoltre è stato segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti Nei pressi del parco XXII aprile, invece, sono stati sequestrati 3 panetti di hashish, di 292 grammi. A due stranieri, un nigeriano di 22 anni e un peruviano di 34 anni, notificati i provvedimenti di espulsione e ordine del questore ad allontanarsi dal territorio nazionale».