Carpi, boom di micini abbandonati al gattile

L’allarme lanciato dai responsabili della struttura

Uno dei gatti portati al gattile di Carpi

Uno dei gatti portati al gattile di Carpi

Carpi, 26 maggio 2016 - Al gattile di Carpi li chiamano ‘gatti rinunciati’. Sono i gatti che vengono prima adottati al gattile e poi riconsegnati, per i motivi più vari: dal bambino che è diventato allergico alla perdita del lavoro e quindi alla mancanza di reddito sufficiente per mantenere l’animale.

«Negli ultimi tempi il numero delle rinunce di gatti precedentemente adottati è in aumento e la situazione si sta facendo preoccupante» spiega Pierangela Ferrari, la presidente del gattile che serve i comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano.

«Solo nell’ultimo mese ci hanno riportato 18 gatti, presi da noi ma anche da privati o da altri gattili. La struttura è sovraffollata, non sappiamo più dove metterli».

Il fattore economico è la motivazione principale che adducono i rinunciatari dei gatti, a cui si aggiungono cambi di domicilio o semplicemente perdita di interesse per l’animale. I volontari invitano ad adottare anche gatti adulti, non solo cuccioli: «la gestione di un gatto adulto, soprattutto se già abituato a vivere in casa, risulta più semplice rispetto a quella di un cucciolo di pochi mesi, ovviamente più bisognoso di cure ed attenzioni.