Quattro razzie in venti giorni, palazzina assediata dai ladri

In via Ravel, ieri l’ultimo colpo, residenti convocano un’assemblea Tutti i furti sono avvenuti in assenza dei proprietari e durante orari di buio

Un cittadino mostra uno degli appartamenti colpiti dai ladri la notte tra mercoledì e giovedì

Un cittadino mostra uno degli appartamenti colpiti dai ladri la notte tra mercoledì e giovedì

Modena, 27 novembre 2015 – Nella battaglia quotidiana che a partire dalle 18 alcune zone della città affrontano contro le batterie di ladri, in via Ravel (zona via Divisione Acqui) si contano i danni più che da altre parti. Per l’esattezza in un condominio che si trova al civico 31, chiamato Rigoletto, negli ultimi venti giorni gli appartamenti svaligiati sono stati quattro. L’ultimo è questione della notte tra mercoledì e ieri, con tanto di intervento dei vigili del fuoco (oltre alle volanti della polizia) per riuscire ad aprire la porta d’ingresso, strategicamente chiusa dall’interno in modo da impedire a chiunque di interrompere la razzia in corso. La situazione ha raggiunto un punto tale che nei prossimi giorni i residenti hanno deciso di indire un’assemblea per trattare i possibili interventi da prendere contro un ‘assedio’ che inquieta, e non poco, soprattutto pensando ad alcune caratteristiche di queste azioni studiate e protette dal buio. La prima è indubbiamente rappresentata dal tempismo: i colpi avvengono chirurgicamente quando chi abita nella palazzina non è presente, vuoi per lavoro oppure per motivi personali. Come se ci fosse qualcuno all’occorrenza in grado di monitorare la situazione. «Ci sentiamo guardati, osservati. Perché – ci spiegano due condomini della palazzina grigio/mattone – i furti sono avvenuti in momenti particolari. Ovvero quando i proprietari erano assenti per impegni a lungo termine, tali da coprire almeno l’intero pomeriggio». Seconda particolarità: i ladri non si limitano ai primi piani. In via Ravel hanno fatto bottino pure in un secondo e terzo, utilizzando sempre la grondaia come appiglio per arrampicarsi. Roba che, soprattutto per l’ultimo, se si cade probabilmente non ci si rialza tanto facilmente. Spregiudicati. Terza: nessuno dei tanti possibili testimoni pare aver notato qualcosa di utile per riuscire ad identificare quella che con ogni probabilità è una banda composta dunque da più persone. Questo ci dice che forse siamo di fronte a professionisti. «Ma, comunque – riflette ancora una delle residenti –, il timore di poterli incontrare sul balcone è sempre tanto. E se succede, quelli che fanno? Come reagiscono?». L’ultima razzia, quella di ieri, ha riguardato come sempre oggetti in oro e soldi. I topi d’appartamento lasciano dopo il loro passaggio gli ambienti in completo soqquadro, segnale inequivocabile di come non risparmino nemmeno i cassetti apparentemente insignificanti per essere certi di intascarsi ogni cosa di valore. Come detto, è questione di giorni per l’insolita riunione condominiale durante la quale derubati e non del Rigoletto si confronteranno su come prevenire le ‘visite’ serali: «Ma cosa possiamo fare? In realtà – dice uno dei diretti interessati – abbiamo poche possibilità dalla nostra. Forse giusto il fatto di installare una illuminazione migliore davanti e intorno alla palazzina». Nel mentre anche la collegata via Paganini si lecca le stesse ferite, causate molto probabilmente da una banda capace di tenere sotto scacco un’area estesa dove a brevissima distanza passa la Tangenziale Pasternak, cioè una delle migliori vie di fuga che un ladro possa immaginare.