Nonantola sotto choc per la morte di Cecilia Serafini

Una vita tra scout e fotografia per la 25enne scivolata dal dirupo durante una vacanza in Sicilia

La 25enne di Nonantola Cecilia Serafini

La 25enne di Nonantola Cecilia Serafini

Modena, 9 febbraio 2016 - E' tutta la comunità di Nonantola a piangere ancora una volta una vita spezzata nel fiore degli anni. Questa volta la sfortuna, perché è di questo che si tratta, ha colpito Cecilia Serafini, 25enne che ha perso la vita durante un’escursione naturalistica a Palermo.

Molto conosciuta in paese dove frequentava, tra l’altro, le compagnie della Pieve (la chiesa parrocchiale), Cecilia appartiene alla grande e stimata famiglia dei Serafini, che abitano nella frazione del Campazzo. Ed è proprio lì che Cecilia abitava in via Paglierina assieme ai genitori, il padre Claudio insegnante di educazione fisica a Carpi, la madre Rosella, impiegata all’ufficio tecnico di Bomporto e il fratello maggiore Riccardo, che gioca a pallamano nella Rapid Nonantola.

Ed è toccato alla madre apprendere sul posto di lavoro la tragica notizia dai Carabinieri. Entrata negli scout in giovane età, Cecilia ha continuato a frequentare l’ambiente parrocchiale, dove tutti la ricordano per il suo sorriso, l’allegria contagiosa e la grande passione per la fotografia. Fotografie d’ogni genere, in particolare per la natura, ma anche nelle tante serate al Vox.

Ma, nella vita della studentessa, c’era anche la danza, l’Hip hop, ballato per anni insieme alle amiche d’infanzia. Che ieri, straziate dal dolore, solo una cosa hanno voluto dire: «Se siamo in tanti ad amarla, un motivo c’è». Ma è stata proprio la passione per la fotografia, che Cecilia avrebbe voluto trasformare in professione, che nei giorni scorsi l’ha spinta ad organizzare un viaggio in una riserva naturale della costa palermitana, con tre amiche del paese.

Ieri anche i cugini non sapevano darsi pace per la tragedia che ha colpito un’intera comunità. Molti non credono ancora a quanto è successo. Specialmente loro, uniti dalla parentela, ricordano l’esuberante sorriso di Cecilia con la sua immancabile macchina fotografica «professionale» alla tracolla che usava con orgoglio e destrezza, mentre scattava le sue fantastiche foto in tutte le occasioni.

Anche dai messaggi su Facebook traspare la sua gioia di vivere: «…so solo che hai vissuto alla grande e hai sempre seguito le tue passioni…le persone che vivono con passione le riconosci dal sorriso e dagli occhi sempre brillanti; … ci conoscevamo da quando avevi 7 anni. La mia prima amica a catechismo. Poi gli scout assieme. C’eravamo perse di vista negli ultimi anni ma non dimenticherò MAI il tuo sorriso e la tua allegria supercontagiosa; bastava guardare i tuoi occhi per trovarci il mare».