Confiscati tre gatti maltrattati dai loro padroni

La decisione del giudice dopo che gli animali sono stati ritrovati dentro un’auto a Pavullo

Un passante si è accorto degli animali dentro il mezzo e ha chiamato immediatamente la municipale

Un passante si è accorto degli animali dentro il mezzo e ha chiamato immediatamente la municipale

Pavullo (Modena), 29 aprile 2016 – Anche i gatti possono essere confiscati per ragioni giudiziarie. Casi insoliti, ovviamente, come quello finito in tribunale, che, ieri pomeriggio, ha visto la lettura del dispositivo di sentenza. Imputati, per il reato di maltrattamento d’animali in concorso, erano due fratelli modenesi: lui ha 57 anni, lei, invece, 50. Nell’estate di tre anni fa entrambi hanno scelto Pavullo come località dove trascorrere le vacanze. L’ideale sarebbe stato un appartamento che si sarebbe liberato da lì a poco. Ma, non avendone immediata disponibilità, fratello e sorella hanno deciso di non perdere nemmeno un giorno di ferie, prenotando nell’attesa una camera d’albergo. Con loro anche tre gatti ed un cane malato di epilessia. Non essendo consentito l’accesso agli animali dentro l’albergo in questione, i tre gatti e ‘Fido’ sono stati sistemati nel bagagliaio (ampio) della loro Jeep. Il caso giudiziario nasce quanto un passante, notando i quattro animali dentro al mezzo chiuso, ha chiamato la polizia municipale.

Il cane è stato subito trasferito in un canile, anche i gatti sono stati portati via in attesa di ulteriori accertamenti. Poi, come detto, il caso è entrato in tribunale. Nel mentre, però, il cane di undici anni è morto. Ieri il giudice ha pronunciato la sentenza, che prevede una sanzione da 4mila euro per i due fratelli e la confisca dei gatti. L’avvocato Gianpaolo Verna, che difende entrambi gli imputati e promette battaglia guardando già all’appello, ha sostenuto a più riprese l’innocenza dei due fratelli. Per il legale, difatti, gli animali si trovavano dentro al bagagliaio soltanto a causa dell’eccezionalità degli eventi: se l’appartamento fosse stato immediatamente disponibile il problema non si sarebbe posto.

Inoltre, sempre secondo il difensore, gli animali sarebbero stati accuditi ‘a distanza’ nel corso dell’intera settimana finita nel mirino. La polizia municipale sarebbe infatti intervenuta nel mezzo di giorni in cui il fratello 57enne aveva l’influenza, non potendo così accudire adeguatamente le bestiole. Motivazioni che non hanno convinto il giudice, portando, come detto, anche all’insolito provvedimento nei confronti dei tre gatti: confiscati.