Pizzolato, negata l'estradizione in Brasile: "Grazie all'Italia"

L'ex direttore del Banco du Brasi, condannato a 12 anni di reclusione nell'ambito del maxi-processo per la 'Mani pulite' brasiliana e arrestato a Maranello, dove si era nascosto, è stato scarcerato

Henrique Pizzolato dopo la decisione della Corte d'Appello di scarcerarlo (foto Fiocchi)

Henrique Pizzolato dopo la decisione della Corte d'Appello di scarcerarlo (foto Fiocchi)

Modena, 28 ottobre 2014 - I giudici della Corte d'Appello di Bologna hanno respinto la richiesta dello stato brasiliano di estradizione di Henrique Pizzolato, ex direttore del Banco du Brasi, condannato a 12 anni e 7 mesi di reclusione nell’ambito del maxi-processo per la ‘Mani Pulite’ brasiliana e arrestato a Maranello, dove si era nascosto, nel febbraio scorso dai carabinieri. Pizzolato è quindi stato scarcerato ed è libero.

Era stato condannato per lo scandalo 'Mensalao', accusato di aver trasferito le mazzette mensili pagate dal Pt, il Partito dei Lavoratori, all’opposizione, per garantire il voto dei deputati a favore del governo di Lula. Era fuggito in Italia per sfuggire alla condanna con un passaporto falso.

"La giustizia italiana è migliore di quella brasiliana, i giudici hanno trovato la verità", ha detto in serata appena uscito dal carcere di Modena ai giornalisti che lo hanno atteso. Pizzolato ha ringraziato anche il suo legale italiano, l'avvocato Alessandro Sivelli. L'avvocato dell'accusa del governo brasiliano, Michele Gentiloni, interpellato fuori dal tribunale ha detto: "Pizzolato è libero. Aspettiamo di leggere le motivazioni della decisione tra 15 giorni".