Policlinico, chiusa l’inchiesta. Tra gli indagati spunta Casari

L’ex presidente di Cpl Concordia tra i 40 che rischiano il processo

Stefano Cencetti

Stefano Cencetti

Modena, 29 maggio 2015 - Quaranta persone indagate. Soggetti che diventano 67, aggiungendo le aziende prevalentemente dell’universo medico e cooperativo (quest’ultimo squisitamente emiliano). Spunta, ed è questa la vera novità, il nome di Roberto Casari. L’ex presidente di Cpl Concordia, che è appena uscito dal carcere per andare ai domiciliari nell’ambito dell’altra inchiesta caldissima, quella sulla metanizzazione dell’isola di Ischia, è nel registro degli indagati.

Le ipotesi a lui legate parlano di turbata libertà degli incanti ed anche corruzione per atti d’ufficio. La procura ha chiuso in questi giorni, giusto una settimana fa, le indagini preliminari sul complesso meccanismo corruttivo che sarebbe sorto dentro il Policlinico all’epoca della direzione di Stefano Cencetti (il numero uno della lista, infatti). Parliamo del periodo 2007-2012, prima della nomina di Licia Petropulacos. I sostituti Marco Niccolini e Pasquale Mazzei, insieme al procuratore Lucia Musti, hanno firmato l’atto che, in sostanza, conferma l’impianto accusatorio già ‘esploso’ a fine maggio dell’anno scorso. In estrema sintesi ciò che gli inquirenti sospettano (sulla base degli accertamenti di Nas e carabinieri) è un intricato sistema di tangenti che vedeva da un lato l’ospedale, al centro delle società/organizzazioni lavatrici create ad hoc (per esempio il poliambulatorio Aquatic Ftk di Carpi della moglie di Cencetti, Maurizia Viviani) e dall’altro capo grandi nomi del mondo cooperativo. Parliamo di Ccc, Coopservice, Cpl appunto, Cns, Cmb di Carpi, Cooperativa pulizie di Ravenna. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e riciclaggio.

Tangenti che servivano per indirizzare appalti milionari, soprattutto nell’ambito dell’edilizia sanitaria. Gare che non venivano aggiudicate attraverso un’asta, bensì individuando direttamente il contraente. Le società lavatrici servivano, stando alle carte, per trasferire le mazzette attraverso false fatturazioni. Un esempio: nel mirino c’è pure la Gutenberg, società aretina leader nella prevenzione e gestione del rischio clinico, riconducibile all’ex deputato dei Democratici di sinistra Vasco Giannotti, a sua volta tra i quaranta. L’inchiesta sulla tangentopoli sanitaria ha già dato luogo a numerosi sequestri a sei zeri e si è sviluppata in origine come branchia di Cardiologia. Si diceva: rispetto a quanto già venuto a galla negli ultimi dodici mesi, la verà novità del 415 bis è rappresentata dal nome di Casari. L’allora presidente di Cpl è affiancato da un altra figura illustre del colosso cooperativo di Concordia: l’allora direttore commerciale e consigliere del Cda, Nicola Verrini, che a sua volta è stato arrestato per il procedimento sulla metanizzazione di Ischia (l’ormai famoso fascicolo del pm napoletano Henry John Woodcock).

Cpl insieme all’altra cooperativa, la Ccc, si sarebbe resa responsabile, nel 2011, di aver indirizzato a proprio favore (con la complicità dell’ospedale ovviamente) il procedimento inerente l’affidamento dei lavori di realizzazione di una nuova centrale termica al Policlinico, oltre ai lavori di ricollocazione nella centrale frigo dell’impianto di trigenerazione e di efficientamento dello stesso. Si parla, sotanto per questi lavori, di un progetto da 13 milioni e mezzo di euro. L’elenco degli appalti che sarebbero puntualmente finiti nel corso degli anni sempre agli stessi, vale a dire aziende del settore e cooperative, è nutrito. Si legge di manutenzioni edili, armadi robotizzati (per 132mila euro), impianti di monitoraggio ambientale e tanto altro. Gli avvocati hanno ora tempo una ventina di giorni per presentare eventualmente memorie difensive, ovvero elaborati che servono a sostenere l’innocenza dei propri assistiti se non l’alleggerimenti delle loro posizioni. Successivamente la richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio per le 40 persone e le 27 società coinvolte nella tangentopoli sanitaria modenese.