Lo spauracchio del fallimento

Modena, 26 luglio 2015 - Ebbene sì, parliamo ancora della mostra alla Manifattura tabacchi. E’ vero, abbiamo già scritto molto, ma – neanche ci fosse una maledizione – ogni volta che la si nomina qualcosa va storto. Venerdì Richard Milazzo si è presentato in consiglio per quella che, tutti pensavano, sarebbe stata una difesa a spada tratta della sua creatura. E invece il curatore newyorkese è apparso nervoso e risentito. Stizzito dai soliti polemici? Forse, ma non per forza. Sembra, infatti, che Milazzo ce l’abbia in primis con chi la mostra l’organizza, e quindi il Comune. Tanti i nodi.

Uno: la programmazione a brevissimo termine. Di solito eventi come questo vengono messi in calendario con largo anticipo, in modo tale che la promozione possa essere saggiamente distribuita nel tempo. Non è certo questo il caso. Due: una mostra che vuole sfondare le mura della città e parlare al pubblico internazionale ha bisogno di uno sforzo comunicativo pesante. Il Comune, invece, più di tanto non può mettere in campo, e Milazzo l’ha capito da tempo: potrebbe ritrovarsi a pilotare un aereo che non ha il carburante necessario a scavalcare l’orizzonte. Insomma, lo spauracchio del flop c’è e si agita con forza, e non è certo figlio delle polemiche ‘provinciali’ che hanno saturato l’aria sotto la Ghirlandina. Semmai sono state l’incapacità di programmare e la fretta di concludere costi quel che costi a riscaldare gli animi.

A proposito di costi: oggi saltano fuori altri 60mila euro, l’Iva, che nei conteggi pubblici – di gran moda nelle ultime settimane – non sono mai stati inseriti. Servono a pagare l’affitto del MaTa, il nuovo spazio per gli artisti alla Manifattura, ma in un primo momento sembrava che il Comune dovesse esserne sgravato. L’abbiamo anticipato: ogni volta che ‘Il manichino della storia’ (è il titolo della mostra) fa un passo inciampa da qualche parte. Speriamo che a settembre ci sorprenda e ci renda felici.