I partecipanti
Pesaro, 27 aprile 2016 - TORNA, dal 28 al 30 aprile, una importantissima manifestazione di sportfishing al Club Nautico: questa volta è il Campionato italiano di «Traina d’altura» per società, un campionato Fipsas - Coni che vede l’impegno del direttivo nell’approntare una festa della pesca agonistica nazionale cercando di eguagliare i precedenti e notevoli successi. Con il patrocinio del Comune di Pesaro e della Provincia di Pesaro e Urbino i dirigenti del Club Nautico raccolgono una nuova sfida: quella della Traina d’altura che è una delle discipline basiche le quali chiudono il cerchio del Big Game Fishing. Questa viene praticata prevalentemente ad oltre sei miglia dalla costa e necessita di natanti adeguati. Nel mare Mediterraneo le prede insidiate sono dei grossi pesci: il tonno rosso, l’alalunga, lo spada e l’aguglia imperiale. «PREME sottolineare – ricordano i dirigenti del Club Nautico – come sia vietato salpare ogni preda e come, per incentivare lo studio ed il monitoraggio sul tonno rosso, viene rilasciato un bonus all’Angler per ogni tag spaghetto apposto all’esemplare prima dell’obbligatorio rilascio. Tutto merito della circolare normativa della Fipsas che è anche organo di tutela ambientale. L’azione di pesca è dinamica, si effettua cioè ad una velocità variabile fra i cinque e i nove nodi circa. Di solito, gli equipaggi in gara, utilizzano da cinque a sette canne con potenza differente fra le sei e le trenta libbre. Durante l’azione di pesca vengono trainate cinque o sette lenze con relativi artificiali a scelta dell’Angler: differenti per forme e colori, capaci di mimetizzarsi perfettamente col pesce foraggio, attraendo le prede». In sintesi è quello che dovrà avvenire in mare. Naturalmente prima ci saranno le riunioni ed i briefing coi capitani dei team e, prima delle due manche in campo gara (in questo caso in mare aperto) è impossibile anche solo azzardare un pronostico. SOLTANTO alla fine si saprà come sarà andata, ma di una certezza, ci si può già avvalere: il direttivo del Club Nautico è sempre stato all’altezza di simili kermesse, anche col doppio del numero di partecipanti. Lo sportfishing, in una nazione come l’Italia, che ha un perimetro costiero per l’80%, dovrebbe essere valorizzato maggiormente, come accade all’estero: è uno sport nobile, che tutela gli esemplari, che non fa più carniere come un tempo e che muove masse e grandi numeri contribuendo all’economia in maniera non stanziale. l.d.