Falso dentista denunciato, nei guai anche il ‘collega’ in regola

Un pesarese consentiva all’odontotecnico di fare le visite nel suo studio anconetano

Un dentista (Foto di repertorio)

Un dentista (Foto di repertorio)

Pesaro, 25 maggio 2016 - Lo hanno sorpreso mentre effettuava un’otturazione a un paziente, ignaro del fatto che il suo dentista non avesse mai preso la laurea né, tantomeno, l’abilitazione per l’esercizio della professione medica. La Guardia di Finanza di Ancona ha denunciato un 55enne odontotecnico anconetano e il dentista pesarese che gli prestava lo studio.

Gli accertamenti sono partiti da una segnalazione di un paziente insoddisfatto dell’intervento odontoiatrico effettuato da un dentista marchigiano in una clinica situata in Serbia.

Dopo aver constatato che il soggetto indagato non era iscritto in alcun albo professionale specialistico, le indagini preliminari effettuate dalle Fiamme Gialle hanno fin da subito messo in luce che il falso odontoiatra, attraverso numerose pubblicazioni in internet, offriva le proprie prestazioni a prezzi veramente stracciati, con tanto di organizzazione di viaggio e soggiorno in Serbia.

Il controllo della posizione fiscale ha consentito inoltre di accertare che il sedicente dentista risultava essere evasore totale dal 2010, in quanto aveva omesso di presentare le previste dichiarazioni dei redditi.

Dopo aver effettuato diversi sopralluoghi e appostamenti, i finanzieri hanno quindi perquisito uno studio medico a Piano San Lazzaro, ad Ancona, proprio mentre il falso dentista stava praticando un’otturazione a un ignaro paziente.

Successivi approfondimenti hanno consentito di accertare che lo studio era formalmente intestato a un dentista del Pesarese in possesso di regolare titolo accademico e iscrizione all’albo, ma di fatto veniva gestito dal falso medico anconetano con tanto di segretaria e assistente alla poltrona.

Il dentista pesarese è stato denunciato, in concorso, avendo consentito all’odontotecnico di effettuare le visite ai propri pazienti.

Le perquisizioni dello studio medico e dell’abitazione dell’indagato hanno consentito, inoltre, di sequestrare la documentazione attestante numerosi interventi odontoiatrici effettuati in Serbia e in Italia per importi rilevanti.