Di Maio fa vedere le (cinque) stelle: «Per la Regione ci siamo anche noi»

Verso le elezioni, la star dei grillini ieri a Montelabbate: «Chiediamo il conto a Spacca» FOTO

Luigi Di Maio (FotoPrint)

Luigi Di Maio (FotoPrint)

Montellabate (Pesaro), 18 aprile 2015 - «L’impegno preso con il sindaco Ferri – ha detto ieri Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati in visita a Montelabbate, tra i dieci comuni ad essere stati conquistati dal Movimento Cinque Stelle - è quello di lavorare sulla Regione. Faremo pressione sul Presidente Spacca perché prima delle elezioni destini i fondi accantonati per le attività di Protezione Civile ai casi di dissesto idrogeologico che hanno colpito Montelabbate e il territorio dell’entroterra». Ieri sotto un cielo plumbeo, Di Maio ha richiamato (FOTO) nella periferica piazzetta di Osteria Nuova, un centinaio di persone, tra cui cittadini della costa e dell’entroterra.

Spesso gli applausi hanno interrotto l’intervento dell’uomo che tra passaggi televisivi e «fama di ragazzo a modo» ha tenuto la piazza per due ore di interventi e dibattito condivisi tra pubblico e gli altri nove onorevoli del Movimento che l’hanno accompagnato (tra questi anche il pesarese Andrea Cecconi), e i candidati alle prossime regionali tra cui Gianni Maggi. Del resto venendo a Montelabbate, Di Maio, è venuto nel posto giusto. Il pentastellato, infatti è attualmente tra i personaggi della politica nazionali tra i più amati dagli italiani, attivisti e non. L’incontro pubblico, è stato l’epilogo di una due giorni trascorsa per ascoltare le problematiche del territorio. Oltre al dissesto idrogeologico, una signora ha chiesto come bloccare il casello. Cecconi ha risposto di non preoccuparsi perché secondo lui Società autostrade non ha alcuna intenzione di farlo. Poi un giovane disabile si è lamentato del taglio orizzontale al fondo sociale regionale. Poi appalusi perché Montelabbate è diventato un comune “libero da Equitalia“. Tornando al dissesto idrogeologico: «Tutti sono buoni a parole. La reputazione del Movimento è quella di fare i fatti. Non voglio illudere nessuno. Io non credo che queste istituzioni abbiano intenzioni di investire in dissesto idrogeologico. Almeno fino a quando non saranno pronte le ditte amiche che potranno lucraci sopra. Funziona sempre così».

Applauso. Per Di Maio: «Queste persone non hanno credibilità. Come non ce l’ha il presidente attuale di questa Regione al quale andremo a chiedere conto. Spacca se vuole salvarsi in calcio d’angolo facendo un’ultima azione buona del suo mandato dovrà sbloccare questi fondi». Poi l’affondo non ha risparmiato nemmeno Piero Fassino: «Se servirà combatteremo anche l’Anci. Perché in generale abbiamo un problema di rappresentatività. Che credibilità può avere l’attuale presidente dell’Anci Fassino che dovrà ringraziare Renzi se lo ricandida a sindaco di Torino e gli assicura una poltrona per altri cinque anni dopo i 32 passati nelle istituzioni?».