Ricci non vuole i 'doppi turni'

Il punto

Pesaro, 2 settembre 2015 - Se le nostre informazioni sono esatte, il sindaco Matteo Ricci ha chiesto, ieri mattina in giunta, agli assessori Ceccarelli e De Regis, di evitare che al Santa Marta si torni, come decenni addietro, ai ‘doppi turni’. Condividiamo appieno questa iniziativa del sindaco che non può permettere alla città uno smacco di questo tipo. Abbiamo appena ottenuto dal premier Matteo Renzi la benedizione come ‘città della musica’ (anche se bisognerà ottenere la certificazione dall’Unesco per evitare ironie) e non possiamo certo presentarci con una scuola superiore che comincia le lezioni con 15 giorni di ritardo ed addirittura con i doppi turni.

Perché se c’è un’emergenza che non è tale è proprio quella del Santa Marta. Questo giornale aveva lanciato l’allarme a febbraio, quindi c’erano i tempi per intervenire adeguatamente. Non è nemmeno un problema di cercare i responsabili (tanto non li troveremo comunque) ma di evitare altri pasticci sicuramente sì. Ma più delle nostre banali considerazioni contano le parole del preside Riccardo Rossini, un professionista serio e posato oltre che un amante della sua scuola.

Le sue interviste grondano buon senso e lanciano allarmi che rimangono lettera morta. A maggio 2014, di fronte all’emergenza del Mamiani (ancora in corso) disse chiaramente sul Carlino che «manca una progettazione nel settore scolastico». Stavolta il Liceo si è dovuto comprare (con i soldi del fondo volontario delle famiglie) addirittura banchi e sedie per ospitare 150 iscritti in più. Ma nemmeno questo fa scandalo. La Provincia doveva occuparsi prioritariamente di strade e scuole superiori. Evidentemente, negli ultimi lustri ha fatto altro. Ora non ha più la forza di far nulla, ma i doppi turni all’Alberghiero non si mandano proprio giù.