Omicidio Ferri, i due imputati davanti alla Corte d’Assise

Il macedone Donald Sabanov e il marocchino Karim Bary sono accusati di omicidio volontario premeditato

Andrea Ferri (Fotoprint)

Andrea Ferri (Fotoprint)

Pesaro, 29 ottobre 2014 - Prima udienza domani, davanti alla Corte d’Assise, per il delitto di Andrea Ferri, l’imprenditore pesarese, assassinato nella notte tra il 3 e il 4 giugno dello scorso anno con 7 colpi di pistola. A presiedere sarà Stefano Marinelli, che guida la sezione penale del tribunale di Pesaro, affiancato da altri due giudici togati e da 6 giudici popolari effettivi e due supplenti.

A sparare e uccidere, secondo l’accusa, sarebbe stato il macedone Donald Sabanov, 26 anni, quello che Ferri considerava una sorta di figlio acquisito e al quale aveva dato un lavoro. Avrebbe ucciso per recuperare, dall’auto del suo titolare, la chiave elettronica che gli ha permesso di accedere a una cassaforte e recuperare il denaro che conteneva, solo poche migliaia di euro in contanti.

Accanto al macedone comparirà il suo ex amico Karim Bary, 24 anni, di origine marocchine, residente a Morciano di Romagna (Rimini), che sarebbe stato presente sul luogo del delitto e, successivamente, è stato immortalato dalla telecamera a circuito chiuso dell’azienda mentre entravano nella stanza dov’era custodita la cassaforte. Sulla paternità dell’assassinio, sin dal primo momento, i due si sono accusati reciprocamente, ma il gip che li ha rinviati a giudizio, Maurizio Di Palma, ha accolto a pieno le tesi del pm, Monica Garulli, accusandoli entrambi di omicidio volontario premeditato.

L’approdo del processo davanti ai giudici popolari non è stato facile: i due imputati hanno continuato a negare le responsabilità più gravi (i difensori avevano chiesto al gip il proscioglimento per non aver commesso il fatto, ndr.), mentre sono state diverse le eccezioni procedurali presentate, fino al ricorso in cassazione (rigettato) per chiedere di spostare il processo da Pesaro, per via di un presunto fumus persecutionis nei confronti di Sabanov e Bary. Domani saranno affrontate le questioni preliminari, a cominciare dalla scrematura dei testimoni che saranno ascoltati dalla corte: ne ha presentati 150 l’avvocato Felice Franchi, difensore di Sabanov, una decina Filippo Airaudo e Carlo Maria Benini, che assistono Bary, circa 60 la procura, i cui nomi sono condivisi dalla parte civile. L’omicidio di Andrea Ferri e il dolore che ha colpito i suoi familiari hanno colpito anche Papa Francesco, che, in più occasioni, ha telefonato a mamma Rosalba e al fratello Michele per confortarli.