Ivan Cottini “prof” per un giorno alle superiori di Fossombrone

Ospite dell’Istituto “Donati”, ha raccontato alle classi quinte la sua vita, prima e dopo la scoperta della Sclerosi multipla ARCHIVIO Il calendario Aism di Ivan Ivan: "Non smetto di sognare"

Ivan Cottini con gli studenti delle quinte dell’istituto “Donati” di Fossombrone (foto Ottaviani)

Ivan Cottini con gli studenti delle quinte dell’istituto “Donati” di Fossombrone (foto Ottaviani)

Fossombrone (Pesaro e Urbino), 13 maggio 2015 – Un po’ di emozione, quella che viene quando si teme di essere interrogati, anche Ivan Cottini l’ha provata ieri mattina: entrando all’Istituto d’Istruzione Superiore Donati, l’ex modello, affetto da Sclerosi multipla da quasi 3 anni, che gira tutto il territorio ma anche le tv nazionali per raccontare la sua avventura, era meno spavaldo del solito.

L’incontro tra Ivan e gli studenti delle classi quinte è stato organizzato dalla professoressa di Educazione fisica Claudia Bianchi e si è svolto con la presenza della dirigente scolastica Eleonora Augello.

Ivan Cottini è stato così docente per un giorno, attività che in verità ha già svolto in altre scuole del territorio: anche in altre occasioni, infatti, Cottini ha raccontato agli studenti delle superiori la sua «prima vita», quella di modello per tanti brand, il successo, la ricchezza e la notorietà, le apparizioni in tv, come a trasmissioni come «Uomini e donne», poi la sua «seconda vita» quella cominciata quando ha perso la vista ad un occhio, primo sintomo della sclerosi.

«La sclerosi è come una carie che invece di prendere ai denti prende al cervello e crea dei buchi – ha detto Ivan semplicemente per arrivare agli studenti che lo ascoltavano –: non ci sono cure, bisogna solo cercare di limitare i danni e non arrendersi mai. Io mi alleno ogni giorni a portare avanti i miei sogni. Adesso ho in programma l’ultima tappa dello spettacolo con l’associazione “Nel giardino segreto” il 26 maggio a Urbino: l’idea è nata perché volevamo dimostrare che si può arrivare ovunque e il teatro era il mezzo migliore per farlo. Poi abbiamo dato il via alla raccolta fondi per il foto libro che racconta la mia vita attraverso la vendita di una maglietta con la mia caricatura: ne abbiamo già vendute 4mila esemplari che finanzieranno il libro che a sua volta servirà per costruire un centro nell’entroterra che aiuti le famiglie con malati di sclerosi multipla. Nella provincia potete anche vedere i manifesti con me e il giocatore della Vuelle Chris Wright per la campagna dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Poi ho altri progetti che spero di realizzare nei prossimi due anni. Io non mi voglio fermare mai».

Cottini non si è risparmiato e ha raccontato tutto, o quasi, di sé e della sua malattia, della sua vita, della sua convivenza con la forma più aggressiva della Sclerosi multipla. Nell’incontro, cui hanno partecipato anche due volontarie che seguono Ivan nelle sue iniziative Cristina Agostini e Tiziana Trifiletti, Cottini ha spiegato ai ragazzi la sua filosofia di vita: «non voglio rinunciare a nulla, ai sogni, ai progetti, alle tante attività che sto facendo per beneficenza e per sensibilizzare la gente verso la sclerosi. Questa malattia non può impedirmi di fare nulla e una vita normale si può avere».

Una lezione importante per i ragazzi che sono stati molto interessati dalla «prima» vita di Ivan, quella di modello, ma che hanno dimostrato una sensibilità a 360 gradi perché tanta curiosità è emersa anche per lo stile di vita attuale di Cottini, per la sua routine fatta di tanta attività fisica, per le sue iniziative di beneficenza, per i suoi sogni, per i sentimenti che ha provato quando ha scoperto di essere malato, per le reazioni di famigliari e amici. Un botta e risposta continuo che è terminato con la dedica di una maglia agli alunni del Donati per la mattinata passata insieme.