Giornalista indagata, Cangini: "La procura rifletta"

Il direttore di QN-il Resto del Carlino esprime solidarietà alla cronista della redazione di Pesaro sotto inchiesta per aver scritto di un'inchiesta su un traffico illegale di falchetti

Ecco la pagina del 23 giugno che parlava dei nidi di falco

Ecco la pagina del 23 giugno che parlava dei nidi di falco

Pesaro, 31 luglio 2016 - Sul caso della cronista del Carlino di Pesaro indagata dalla procura per un articolo sui furti di nidi di falchetti è intervenuto il direttore di QN-il Resto del Carlino, Andrea Cangini:

"Per aver scritto la verità dando conto di un’inchiesta della procura di Pesaro su un traffico illegale di falchetti, la collega Elisabetta Rossi si è ritrovata protagonista di una commedia dell’assurdo degna del miglior Ionesco. Accusata di aver tratto 'indebito vantaggio' dal proprio lavoro come se avesse il dovere di lavorare gratis, accusata di aver 'istigato' un misterioso pubblico ufficiale a rivelarle segreti d’ufficio, accusata di aver 'favorito' gli indagati, accusata di 'illecita pubblicazione di atti' in effetti mai pubblicati. Le hanno perquisito l’abitazione, le hanno sequestrato il telefonino. Il Tribunale del Riesame le ha dato ragione. Ma il pm Sante Bascucci non se n’è dato per inteso".

"Situazione anomala destinata, si confida, a chiarirsi. Ma in tempi incompatibili col buonsenso, e in fondo col senso stesso della giustizia. Nell’attesa, la brava collega della redazione di Pesaro non può lavorare come dovrebbe e come potrebbe. È stata privata del telefonino il 27 giugno, e un giornalista non rintracciabile è un giornalista dimezzato. Sta subendo un danno. Confidiamo che la Procura se ne renda conto al più presto".