Il “Pollice Verde” del “Bramante” conquista il Premio del Galp

Il lavoro fatto da docenti e studenti dell’Istituto pesarese è piaciuto per le tematiche legate al terrorismo internazionale

Una scena di “Pollice Verde”

Una scena di “Pollice Verde”

Pesaro, 1 settembre 2015 - Importante successo per l’I.T.C “Donato Bramante” di Pesaro. Il cortometraggio “Pollice Verde” diretto dal professor Paolo Radi ha ricevuto la prima menzione speciale del Concorso e recensioni per cortometraggi, lungometraggi e sceneggiature Galp di Padova relativi al 2014.

Il lavoro è stato girato nel 2013 e la classe che ha partecipato alla realizzazione è la II C (ora IV P) dell’anno scolastico 2012-2013. Il filmato affronta le tematiche del terrorismo internazionale, delle varie agenzie di spionaggio e dei corpi speciali. La Marina Militare ha concesso in via eccezionale al regista l’uso dell’acronimo Comsubin.

«Un risultato importante – spiega il docente –, se si pensa che a questa rassegna annuale partecipano i più importanti filmaker italiani e stranieri. La trama di “Pollice Verde” mi è venuta in mente confrontandomi in classe con gli alunni dell’allora II C sul tema del terrorismo internazionale. Così, ho scritto una breve sinossi e poi insieme abbiamo messo giù la sceneggiatura. L’idea è stata recepita con interesse, anche perché è un argomento di cui si parla spesso. Gli studenti sono rimasti subito entusiasti del progetto. E devo ammettere che alcuni di looro erano, e sono, veramente informati in proposito».

A parte i suoi studenti, chi sono gli altri attori?

«Ci sono anche alcuni miei amici che hanno aderito al progetto con molta curiosità. Vorrei menzionare l’avvocato romano Giorgio Carta, un legale molto conosciuto in Italia, perché spesso difende i militari in alcune delicate controversie, e assiste anche le famiglie dei militari deceduti nella missioni di pace all’estero. Ci tengo a precisare che per usare l’acronimo Comsubin, ho dovuto fare richiesta alla Marina Militare, in quanto nella locandina associo questo corpo speciale ad altre sigle (Cia, Aisi, Aise)».

Quanto tempo avete impiegato a confezionare il cortometraggio?

«Le riprese sono iniziate a Roma nell’ottobre 2012, sono proseguite a Viterbo a novembre, poi abbiamo dovuto aspettare qualche mese prima di avere l’ok dalla Marina Militare per usare l’acronimo. Abbiamo ripreso a girare nell’aprile 2013. Tengo a precisare che la Marina Militare ha voluto leggere la sceneggiatura in maniera capillare – spiega –. In fin dei conti il protagonista è un giovane incursore della Marina. Il montaggio è durato qualche mese: ad agosto 2013 l’opera era terminata. Il Conservatorio di Pesaro ci aveva dato il suo benestare per girare alcune scene nei locali della scuola, ma poi non siamo riusciti a concordare le date quindi compare solo il cortile. Quindi abbiamo scelto l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale Bramante per le altre scene».

Quali i responsi più significativi?

«Certamente aver ottenuto la prima menzione speciale è per me motivo di orgoglio. L’opera è stata vista da diversi scrittori di intelligence, i quali si sono complimentati – svela –. Abbiamo affrontato una tematica complessa in maniera più creativa, ma ovviamente girare un lavoro di questo genere richiedo molto impegno. Devo perciò ringraziare il dirigente scolastico, Paolo Barchiesi, che mi sostiene in queste iniziative».

Ecco, qui sotto, il filmato in edizione integrale.