Muore d’infarto nel suo orto

Ex-sommozzatore dei carabinieri conosciutissimo nella frazione di Secchiano

Romolo Faraoni con la legna: passava le sue giornate a tagliarla o a curare l’orto

Romolo Faraoni con la legna: passava le sue giornate a tagliarla o a curare l’orto

Cagli (Pesaro e Urbino), 26 giugno 2016 - E’ morto nel suo campo, il luogo dove amava passare gran parte delle sua giornate.

Lo hanno trovato venerdì mattina scorsa la sorella e la cognata.

Era senza vita nell’orto che aveva raggiunto con lo scooter.

Romolo Faraoni, cagliese, 79 anni, era riverso a terra. Da due giorni l’anziano, che viveva solo a Secchiano, separato, una figlia, non rispondeva al telefono. Tanto che le parenti hanno deciso di andarlo a cercare. Proprio nell’orto la tragica scoperta.

Sabato pomeriggio si è svolta l’autopsia: il 79enne è morto a causa di un infarto, pare che soffrisse di cuore.

La morte di Faraoni ha colpito molto Secchiano e Cagli. Si tratta di un personaggio molto conosciuto. Rientrato nel paese d’origine dopo aver vissuto in Belgio con la famiglia. Dove il padre Albano emigrò nel dopoguerra lavorando nelle miniere di carbone.

Dopo aver praticato la boxe in gioventù, Romolo Faraoni ha svolto il servizio militare nel nucleo sommozzatori dei carabinieri e fu tra coloro che depositarono nei fondali del mare di Liguria, a San Fruttuoso, il famoso Cristo degli Abissi.

Dopo alcuni anni nel nucleo sommozzatori continuò la carriera nell’Arma dei Carabinieri fino al grado di maresciallo capo.

Dopo il congendo era tornato a vivere a Secchiano dove trascorreva le sue giornate tagliando legna o lavorando nel suo orto. E proprio li è stato ritrovato, senza vita, dai parenti.