Rapporto Caritas, aumentano i 'nuovi' poveri: 4 su 10 sono italiani, senza casa e con prole a carico

Il rapporto ‘Povertà e risorse’ verrà presentato a Palazzo Montani Antaldi

Un barbone

Un barbone

Pesaro, 18 aprile 2015 - Vista dal Centro di ascolto della Caritas, la povertà è un dato diffuso e ancora in crescita. Sprazzi di luce nel buio della crisi vengono però offerti dai tanti gesti dei pesaresi che alleggeriscono il peso di chi è in uno stato di «povertà assoluta», che non ha livelli nutrizionali adeguati, o vive in un’abitazione senz’acqua corrente e senza energia. A indicarlo è il Rapporto della Caritas su «Povertà e risorse a Pesaro» che sarà presentato domani a Palazzo Montani Antaldi (ore 9.30) nell’ambito della giornata di studi organizzata dalla Diocesi. Il documento, elaborato dall’Osservatorio sulle nuove povertà, è il frutto dei dati raccolti dal Centro di Ascolto alla cui porta bussa un numero sempre crescente di persone. Ben 1.403 nell’anno 2013 contro i 1.312 del 2012. Gli italiani sono quattro su dieci; moltissimi sono «senza fissa dimora», un dato quasi raddoppiato nel 2013 rispetto al 2012.

Di solito si tratta di uomini e donne soli, separati e divorziati, spesso con prole a carico, che non sono più in grado di far fronte alle spese per la casa, l’istruzione, la salute. La maggior parte cerca un aiuto alimentare. Caritas provvede distribuendo circa duemila i pacchi-viveri distribuiti nel 2013 con un aumento di spesa, rispetto al 2012, dell’80% per il loro acquisto. Poi c’è la mensa di via del Teatro che ha sfornato 23.750 pasti nel 2013, con una media di 100 coperti che hanno gravato sulle casse della Caritas per ben 92.500 Euro. Dove non arrivano i servizi diocesani ci pensano le parrocchie che hanno accresciuto lo sforzo nella raccolta alimentare. Per vestirsi c’è il «Magazzino della Solidarietà» dove convergono le oltre 4.000 donazioni annue di vestiti, scarpe, biancheria ma anche accessori per i bambini: giocattoli, carrozzine e passeggini che vengono ordinati, sistemati e classificati da un esercito di volontari.

Dove c’è necessità di farlo, la Caritas cerca di contribuire anche con interventi di sostegno per pagare le bollette e i mutui-casa, prestazioni per le quali si registra un aumento del 15% rispetto al 2012. Poi ci sono i servizi di ultima generazione, quelli che intercettano i nuovi bisogni dei poveri: l’Ufficio del lavoro, un punto di riferimento che offre piccole attività, stagionali e non, a cui accedono una decina di persone ogni giorno; e il Centro di ascolto salute, un ambulatorio senza liste di attesa né prenotazioni, dove si dispensano cure dentali, farmaci antinfiammatori e antidolorifici. Infine, accanto all’indigenza delle persone adulte, emerge il fenomeno relativamente nuovo della povertà dei bambini Di loro la Caritas si prende cura attraverso il progetto di adozioni vicine «Abbraccia un bambino» e un apposito servizio di assistenza sociale.