Arte, la noia raccontata nei disegni di Luce Raggi

Faenza, la mostra è nella galleria comunale della Molinella fino al 14 dicembre (GUARDA LE FOTO)

Luce Raggi al lavoro

Luce Raggi al lavoro

Faenza, 14 novembre 2014 - “Ciao noia”, un saluto di arrivederci ad alcune insopportabili abitudini del quotidiano e mode che a Luce Raggi, artista faentina a tutto tondo, proprio non vanno giù e che denuncia nella sua mostra che partirà il 29 novembre a Faenza, nella galleria comunale, sotto al voltone della Molinella.

“Quel ciao vuole significare un superamento - spiega - lo scheletro della mostra è composto da 9 cerchi, ognuno dei quali riguarda qualcosa che mi annoia terribilmente. Le cose che ho scelto sono quindi i cupcakes, gli hashtag, il tofu, i parlamentari con l’ipad, i teschi brillantinati di Damien Hirst, la soap opera Beautiful, Barbie e Ken – rappresentati anche dalle foto delle loro versioni in carne e ossa ottenute con una grossa mano di bisturi -, il farmaco antidepressivo Prozac e infine la gioconda che si annoia a Parigi. I cerchi sono stati fatti con disegni e collage, e hanno al loro interno una divisione geometrica molto rigorosa, quindi negli altri elementi della mostra ho cercato di spezzare questo schema in favore di una composizione più libera, che mi rispecchia di più”.

La storia di Luce come artista parte dal disegno, ma si muove poi in tante direzioni: per questo nella mostra saranno presenti anche video, ceramica e parte della sua stessa casa. “Porterò alla galleria comunale il mio divano, la scrivania e il letto. In quei giorni dormirò per terra, o perché no, magari dentro alla mostra stessa - racconta - poi ci saranno video che ritraggono i primitivi che si annoiano e si divertono da matti dopo avere scoperto la ruota”.

Non mancherà la ceramica, terreno che per Luce è arrivato dopo il disegno anche per omaggiare la vocazione della sua città: “Lavorarla è terapeutico, quando passi tanto tempo concentrata sulla carta o al computer il contatto con la materia è importante, quasi una valvola di sfogo. In generale tutto ciò che faccio parte dal disegno e poi si declina a più mezzi artistici, mi piace anche sperimentare nuovi materiali”.

Tra i pezzi in ceramica che verranno esposti ci sono tre piatti con manifattura ‘Ferniani’ col garofalo, classico disegno faentino nel quale l’artista inserisce una foto di se stessa annoiata, oltre a temi classici di Luce come la tastiera, i capezzoli, i pollici che diventano i ‘like’ dei social network e la carta igienica, nata per caso due anni fa durante una visita al Museo delle Ceramiche di Faenza dallo spunto che tutto in bagno era di ceramica tranne questo elemento, ovviamente. “C’è anche un po’ di provocazione, ma non era quello l’intento principale - spiega al proposito Luce - l’opera va fatta, poi ognuno col suo vissuto ci vede ciò che vuole, e questa secondo me è la parte più interessante”. La mostra “Ciao noia”, curata da Viola Emaldi e Marco Scotti, verrà inaugurata il 29 novembre alle ore 18 a Faenza presso la galleria comunale, dove sarà possibile visitarla fino al 14 dicembre.