Conto choc all'anziana, artigiani arrestati

Chiesti 60mila euro a una 92enne per rifare il bagno, il figlio della donna si è insospettito per l’importo degli assegni pagati

Il volantino dell’artigiano

Il volantino dell’artigiano

Ravenna, 9 febbraio 2016 - La Guardia di Finanza di Ravenna ha arrestato in flagranza di reato C.A. residente a Imola di 46 anni, percettore di pensione di invalidità civile, che svolgeva, in nero, lavori di edilizia ed un suo collaboratore B.E., residente a Ravenna di 54 anni. L'accusa è di circonvenzione d’incapace in concorso.

I due si procuravano clienti con la consegna porta a porta di volantini pubblicitari a nome “Tony” distribuiti nel ravennate, cesenate e forlivese. Nel caso scoperto a Ravenna hanno tentato di carpire, per l’ennesima volta nel giro di pochi giorni, la buona fede di una 92enne ravennate ravvisando la necessità di eseguire importanti lavori di ristrutturazione - in realtà inutili - di un piccolo bagno del suo appartamento sottraendole oltre 63mila euro in poco più di una settimana, approfittando della sua avanzata età.

I finanzieri, dopo aver ricevuto la denuncia da parte del figlio dell’anziana, hanno identificato i due responsabili e si sono appostati fuori dall’abitazione in attesa di una ulteriore consegna di denaro.

Dopo il pagamento della somma richiesta dai due soggetti, i finanzieri sono intervenuti riscontrando, tra le banconote in possesso dei malfattori, 8 biglietti da 50€ già messi a disposizione dalla parte e precedentemente annotati ed identificati, potendone così immediatamente riscontrare la provenienza. I due malviventi, appena fermati, hanno invece dichiarato di non essere mai stati prima in quella casa e che erano stati dall’anziana solo per un preventivo di imbiancatura delle pareti.

Per entrambi è scattato l’arresto in flagranza di reato.

La successiva perquisizione a casa del sedicente invalido - una casa popolare del Comune di Imola per la quale paga un canone di locazione di 30 euro al mese - ha fatto emergere la disponibilità dell’uomo di oltre 400mila euro e importanti investimenti finanziari di dubbia provenienza per altri 180mila euro. L’attività edile in nero è risultata completamente sconosciuta al fisco perché il titolare, negli ultimi 5 anni, non ha mai dichiarato altri redditi se non la pensione di invalidità civile.

Gli immediati riscontri sulla documentazione sequestrata hanno dimostrato che le somme sottratte agli anziani sono finite nei libretti postali del sedicente artigiano, un evasore totale che oltre a frodare il fisco sfruttava l’inconsapevolezza di persone anziane per sottrarre a loro soldi non dovuti.

L’attività d’indagine, svolta sotto la direzione del sostituto procuratore Antonio Bartolozzi, è tuttora in corso.