Gettano la droga dalle finestre di scuola per sfuggire ai controlli

Rinvenute diverse dosi di stupefacenti nei cortili. I ragazzi le gettavano alla vista degli uomini in divisa

Gli uomini dell’Arma sono entrati negli istituti con i cani

Gli uomini dell’Arma sono entrati negli istituti con i cani

Ravenna, 24 febbraio 2016 - Blitz antidroga dei carabinieri nelle scuole di Ravenna. Nei giorni scorsi i militari sono intervenuti in diversi plessi, per prevenire e reprimere il fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti tra i giovani. Sono stati effettuati accessi in alcuni istituti, dove i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, insieme alle unità cinofile dell’Arma di Bologna, hanno ispezionato diversi ragazzi.

Nella prima scuola il fiuto dei cani ha spinto i militari a perquisire alcuni studenti. Le perquisizioni hanno avuto esito negativo, poiché gli alunni sono riusciti a disfarsi dello stupefacente soltanto poco prima. La droga così è stata recuperata nel cortile e sequestrata a carico di ignoti, ma i ragazzi segnalati dai cani hanno comunque dovuto ammettere di far uso di droghe e per questo è stata informata la Procura dei minori di Bologna. Anche la scuola si è attivata, impegnandosi a intraprendere un percorso con i propri alunni, convocando anche i genitori.

Stesse modalità di controllo anche nel secondo istituto, dove ancora una volta sono state rinvenute dosi, in quantità davvero preoccupanti, tutte gettate nel giardino. Probabilmente quando tra i ragazzi è circolata la voce dell’arrivo degli uomini in divisa con i cani antidroga. Sono state effettuate così delle perquisizioni a tappeto, finendo per individuare comunque i minorenni che erano in possesso della droga fino a pochi istanti prima.

I carabinieri hanno proceduto al sequestro di tutto il materiale utilizzato per il confezionamento della droga, come i ‘grinder’ utilizzati per mescolare il tabacco alla marijuana o all’hashish. I minorenni controllati, in tutte le scuole, sono stati poi accompagnati in caserma per il riaffidamento ai genitori. Per qualcuno è stato una sorpresa scoprire i traffici illeciti del figlio, altri purtroppo erano già a conoscenza delle pessime abitudini dei loro ragazzi. Alcuni di loro, a soli 15 o 16 anni, avevano già intrapreso un percorso al Sert.