Unito il popolo dei capannisti, "Ora dobbiamo metterci al lavoro"

Sala piena in via Berlinguer per il confronto, soddisfatte le associazioni

Un capanno alla Piallassa Baiona

Un capanno alla Piallassa Baiona

Ravenna, 24 giugno 2017 - Gran pienone l’altra sera alla Sala Buzzi di viale Berlinguer per parlare della riqualificazione dei capanni e della valorizzazione delle valli, su iniziativa dell’Associazione di idee per Ravenna e la Romagna (Assoraro). Presenti all’incontro l’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte; Claudio Miccoli dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile (ex STB); Giuseppe Benini in qualità di vice presidente della Cooperativa fruitori degli ambienti ravennati (tra i fondatori di Assoraro) e Maurizio Braghittoni presidente dell’Associazione pesca sportiva e ricreativa. «L’assessore Del Conte, rispondendo alle domande dei capannisti – spiega in una nota Paolo Guerra – ha fornito i dettagli su come stanno procedendo le domande di riqualificazione dei capanni e su talune interpretazioni tecniche che stanno invece rallentando il percorso di adeguamento tanto sospirato dai capannisti». L’assessore ha ribadito che, per quanto riguarda l’accatastamento, chi ha deciso di riqualificare il proprio capanno può chiedere una proroga di questa pratica al termine dei lavori (entro il 2021).

Così come ha ripetuto che sarà il Comune a farsi carico dello studio sulla criticità idrica dei fiumi.

«Sono rimasto soddisfatto – dice Maurizio Braghittoni – delle risposte date dall’assessore Del Conte e del lavoro illustrato da Claudio Miccoli sul risanamento dei Piomboni. Tutti devono essere consapevoli che i capannisti contribuiscono a tenere in vita fiumi e valli. Adesso rimbocchiamoci tutti le maniche e cerchiamo di superare le indecisioni».

Per Giuseppe Benini «l’atmosfera era calda, ma l’assessore Del Conte si è difesa bene. Io avrei voluto qualche modifica al regolamento capanni per semplificarlo, ma non è stato possibile. Sono d’accordo sulle decisioni annunciate per l’accatastamento così come è importante aver ribadito che ha diritto alla premialità anche chi fa solo manutenzione ordinaria al capanno e non una riqualificazione vera e propria. Il popolo dei capanni c’è ed è unito. Adesso cerchiamo di arrivare fino in fondo».

«Chissà – ha concluso Guerra – che non venga fuori finalmente una norma sovraordinata che una volta tanto semplifichi il tutto, riconoscendo storicità e tutela del paesaggio tipico che, nel nostro territorio, significa valli e pesca, capanni e tradizioni».