Daini nel mirino, montate dieci piattaforme: sarà un dicembre di fuoco

Sorteggiati i cacciatori incaricati di abbattere gli esemplari

I daini nella pineta ravennate, introdotti tempo fa, avrebbero raggiunto i 200 esemplari

I daini nella pineta ravennate, introdotti tempo fa, avrebbero raggiunto i 200 esemplari

Ravenna, 22 novembre 2014 - Sono ufficialmente 63 i selecontrollori dell’Atc Ra2 che si occuperanno di abbattere i daini in sovrannumero presenti nella pineta di Classe. Il sorteggio si è svolto l’altra sera in una sala messa a disposizione da un’azienda del porto, lontano da occhi indiscreti e da eventuali contestazioni di animalisti.

Inizialmente dovevano essere 67 i cacciatori abilitati all’abbattimento, ma la documentazione presentata ha permesso di selezionarne 63. E’, quindi, probabile che siano abbattuti quattro daini in meno. In questi giorni è anche iniziato il montaggio delle altane dalle quali spareranno i selecontrollori. In tutto sono dieci, alte 4,5 metri. Le piattaforme metalliche sono già oggi visibili nei tratti di campagna adiacenti la pineta di Classe, tra viale dei Lombardi e la carraia che porta all’idrovora della Bevanella. 

Gli animali saranno abbattuti fuori dall’area pinetata, nei punti dove hanno arrecato i maggiori danni alle colture agricole. Una data orientativa di inizio delle operazioni è quella del’ 1 dicembre, la conclusione tassativa entro sabato 28 febbraio 2015. Gli abbattimenti saranno eventualmente sospesi nelle giornate in cui il Parco del Delta o altri enti dovessero programmare eventi sul territorio interessato.

Ieri però il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Comune ha inoltrato alla Provincia di Ravenna formale richiesta di moratoria dell’autorizzazione all’abbattimento, questo per consentire alle persone che si sono rese disponibili, se lo riterranno, di mettersi in regola. «Anche per capire come fa lo Zoo Safari Ravenna, che pure si era offerto – scrivono i 5 Stelle – a non essere in regola per l’accoglimento di fauna selvatica. Vedremo così quale sarà la vera volontà della Provincia al riguardo». Giovedì sera, la stessa Provincia in una nota aveva spiegato che «la legge prevede l’assegnazione a privati solo a determinate condizioni; privati che devono essere detentori di apposite autorizzazioni. A tutt’oggi nessun privato in possesso di tali autorizzazioni ha presentato domanda». Il riferimento era al Safari e alla signora Eleonora Schonwald, che si è detta disposta a ospitare i daini nella sua tenuta di Castiglione, accollandosi tutte le spese relative alla cattura e al trasferimento.