Campo da calcio di Casola franato nel Senio, un mese dopo nulla è cambiato

Il nostro reportage, in fondo al fiume si è creato un lago e la Procura di Ravenna ha aperto una inchiesta contro ingnoti per il reato di frana colposa

Un lago nel campo da calcio di Casola Valsenio franato nel Senio

Un lago nel campo da calcio di Casola Valsenio franato nel Senio

Ravenna, 24 marzo 2015 - Un mese dopo la frana. Domani ricorre il primo mese dalla enorme frana che, il 25 febbraio 2015, ha letteralmente distrutto l’impianto sportivo di Casola Valsenio mandando nel letto del Torrente Senio circa 350mila metri cubi di roccia. Ad un mese di distanza, dopo i primi giorni di sopralluoghi di tecnici di Regione, Provincia, Comune e dei diversi Enti competenti e ‘visite’ di molti amministratori, uno studio dell’Università di Geografia di Bologna, tutto è rimasto uguale, anzi no; in fondo al fiume si è creato un lago e la Procura di Ravenna ha aperto una inchiesta contro ingnoti per il reato di frana colposa. Al centro dell’inchiesta la segnalazione, di un anno prima, di un’avvallamento lungo la linea laterale del campo di calcio. Nel frattempo l’impianto sportivo, due campi di allenamento, la pista di atletica compresa l’illuminazione sono ancora nel fondo del Senio e le squadre delle diverse categorie di Casola Valsenio sono costrette a giocare in altri campi messi a disposizione da comuni limitrofi.