Morti sospette, l'11 marzo la sentenza del processo all'infermiera di Lugo

Respinta la richiesta della difesa di una periza medico legale nel processo a Daniela Poggiali accusata di aver ucciso alcuni anziani ricoverati nell'ospedale di Lugo nel quale operava

L’ex infermiera dell’Umberto I si trova a processo davanti alla corte d’assise

L’ex infermiera dell’Umberto I si trova a processo davanti alla corte d’assise

Ravenna, 5 febbraio 2016 - La corte ha respinto la richiesta della difesa per una perizia medico legale sulla morte della paziente che sgombri il campo dai dubbi sollevati dalle consulenze di parte. E ha fissato la camera di consiglio per la sentenza all’11 di marzo dopo le eventuali repliche. Si è chiusa così nel primo pomeriggio la fase istruttoria del processo che dall’ottobre scorso davanti alla Corte d’Assise vede l’ex infermiera Daniela Poggiali, 43 anni, di Giovecca, accusata di avere ucciso una sua paziente 78enne, Rosa Calderoni di Russi, con una iniezione letale di potassio praticata la mattina dell’8 aprile 2014 all’ospedale ‘Umberto I’ di Lugo a poche ore dal ricovero.

Gli ultimi tre testi della difesa a parlare in aula sono stati una giovane infermiera del medesimo ospedale, un ispettore capo del Commissariato lughese e Luigi Conficconi, da 17 anni fidanzato e da 15 convivente della Poggiali. La requisitoria del pm titolare del fascicolo Angela Scorza è stata fissata per il 26 febbraio; a seguire parleranno i legali delle parti civili, ovvero i due figli della defunta, l’Ausl Romagna e il collegio provinciale degli Infermieri. Mentre il venerdì successivo toccherà all’avvocato della difesa Stefano dalla Valle. La Poggiali, prima della camera di consiglio, se lo riterrà opportuno potrà intervenire rivolgendosi direttamente ai giudici.