L’opera di Invader non piace: rimossa. E gli inquilini pensano di denunciarlo

Aveva realizzato i due volti di Teodora e Giustiniano su un muro in pieno centro FOTO I mosaici di Invader IL COMMENTO Chi ha paura di Invader?

Ravenna, l'opera di Invader (Foto Zani)

Ravenna, l'opera di Invader (Foto Zani)

Ravenna, 26 settembre 2015 - Gli abitanti dell’edificio di via Galla Placidia non hanno gradito l’opera di Invader (foto) sul loro muro. Così non solo l’hanno fatta rimuovere, ma stanno meditando addirittura di denunciare l’artista per aver usato un muro privato senza prima chiedere il consenso. In questi giorni si riunirà un’assemblea straordinaria di tutti i condomini per decidere sul da farsi. Nel frattempo gli inquilini hanno fatto rimuovere i due volti di Teodora e Giustiniano e nei prossimi giorni, dopo aver interpellato la soprintendenza per sapere quale esatta tonalità deve avere la parete, essendo il palazzo vincolato, si occuperanno del ripristino di intonaco e colore. A loro spese sottolineano. «Noi – dicono alcuni degli inquilini – non possiamo neanche attaccare un chiodo senza chiedere prima alla soprintendenza e invece guarda cosa ci siamo ritrovati sulla parete di casa».

Insomma i lavori di Invader continuano a far discutere. Neanche l’evidente omaggio alla città fatto dall’artista francese è riuscito ad intenerire i suoi detrattori. Sì, perché l’anonimo writer ha abbandonato i suoi abituali alieni mutuati da un videogioco degli anni ottanta per realizzare, sui muri di Ravenna, la sua versione di alcuni dei più celebri mosaici bizantini. Dalla colomba di San Vitale al cielo stellato di Galla Placidia, fino ai tanto contestati Teodora e Giustiniano. Quella delle ultime settimane è la seconda incursione dell’artista a Ravenna.

La sua ‘prima volta’ risale all’ottobre dell’anno scorso quando fu chiamato dall’associazione culturale Marte, che si occupa di mosaico, per realizzare un’opera di grandi dimensioni su una delle facciate del Planetario. Trovandosi in città l’anonimo writer francese non deve aver resistito alla tentazione di proseguire in autonomia il suo lavoro, realizzando in centro e in periferia diverse opere, piccoli alieni colorati ispirati al celebre videogioco arcade ‘Space Invaders’. Anche all’epoca qualcuno protestò e chiese anche all’Amministrazione comunale se tutto questo fosse legale.

Una delle sue faccine, in via Guidone, fu rimossa dopo pochi giorni perché, fu spiegato, ritenuta pericolante. Evidentemente Ravenna gli è piaciuta, perché è tornato, ha realizzato nuovi lavori in giro e ne ha anche regalato uno al Museo d’arte della città. Se non bastasse sul suo sito, tra le novità, campeggia un’immagine di Teodora in mosaico con su scritto ‘15 nuove invasioni nella capitale mondiale del mosaico’.