Sms hot su Whatsapp con una 13enne mai incontrata, giovane nei guai

Tra i due solo immagini e video: lui ora dovrà rispondere di atti sessuali con minorenne

I due si scambiavano immagini intime su Whatsapp

I due si scambiavano immagini intime su Whatsapp

Ravenna, 28 luglio 2016 - A separarli più di 550 chilometri di strade. Ma soprattutto sette anni di età. Perché lui, di Ravenna, ha 19 anni. E lei, di Napoli, 13. Una relazione in salita solo sulla carta e non certo su internet. Tanto che per cementare il rapporto è bastata una chat di whatsapp in un crescendo di frasi d’amore e foto esplicite.

Almeno finché la mamma di lei non ha scoperto tutto e, dopo una sfuriata telefonica con lui, lo ha denunciato. Per questo il ragazzo, finora incensurato, sebbene non abbia mai fisicamente incontrato la 13enne, da qualche giorno si trova per le mani un avviso di conclusione indagine per atti sessuali continuati con minorenne.

Per capire come sia potuto accadere bisogna tornare indietro fino all’estate 2015 quando i due iniziato a scriversi dopo un incontro casuale su una normale chat dedicata ai più giovani. Lui da subito le dice la sua età; lei gli dice di essere più piccola senza però specificare di quanto. Nel giovane matura la convinzione che la ragazzina abbia sui 16 anni.

I dialoghi via via diventano sempre più fitti e personali. Si inizia parlando di scuola e famiglia e si arriva ad affrontare delicati punti della sfera intima. Lui decide allora di proporle un incontro. Lei gli fa notare che Napoli-Ravenna non è mica uno scherzo per una che va a scuola e che vive ancora con i genitori. Come dire che è impossibile vedersi in poche ore. Tutto lo slancio viene perciò canalizzato nell’intensità delle chat. «Ti voglio», le scrive lui. «Se fossimo più vicini – le garantisce lei – ogni volta che me lo chiedi, verrei». Anzi, «guarda che ti compro il jet privato per arrivare a Napoli».

La complicità tra i due sale di livello, e lui le manda una foto molto intima. Poi le chiede un video dove finga un rapporto. Le spiega pure cosa deve fare: «Non devi fare nulla di che: devi andare in bagno in mutande e reggiseno». Seguono altri dialoghi sulla sfera personale, e sembra quasi essere lei a dargli la carica con un perentorio «sveglia».

La giovane intanto rivela a una sorella di quella piacevole interazione nata con un ragazzo carino ma così tanto lontano. La cosa sembra perdersi nel vuoto. Dopo un paio di mesi però – siamo a ottobre – la sorella passa la confidenza alla madre che si lancia a controllare il cellulare della ragazzina e scopre tutto.

D’impulso chiama il 19enne, ora difeso dall’avvocato Francesco Manetti. E poi va dai carabinieri. La chat si interrompe di colpo e scatta l’inchiesta: vengono acquisiti messaggi e immagini; e viene ascoltata la madre della 13enne. Ed è così che si arriva all’avviso di conclusione indagine a firma del pm partenopeo Manuela Massimo Esposito. Il 19enne dovrà rispondere di atti sessuali con la 13enne pur non avendola mai incontrata: singolare ma possibile nell’era di internet.