Cambio in Soprintendenza: ritorna Giorgio Cozzolino

Ricoprì l’incarico fino al 2009. Antonella Ranaldi andrà a Milano

Ravenna, Giorgio Cozzolino (Foto Antic)

Ravenna, Giorgio Cozzolino (Foto Antic)

Ravenna, 2 marzo 2015 - Cambio in vista per la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici: torna alla guida una personalità che i ravennati ricordano bene. La soprintendente Antonella Ranaldi prenderà servizio a Milano e al suo posto, negli uffici di via San Vitale, ritornerà entro due settimane Giorgio Cozzolino che ricoprì qui lo stesso incarico dal 2006 al 2009. Classe 1960, romana, Antonella Ranaldi, è stata architetto coordinatore alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell’Emilia e ha condotto in passato diversi lavori di restauro. È anche responsabile della Soprintendenza del Veneto orientale.

Non ha fatto in tempo a vedere realizzato il progetto di dotare il terzo chiostro del Museo nazionale di un ristorante. «Mi aspettavo che da Ravenna si cogliesse l’opportunità – aveva detto intervistata di recente –, un nuovo spazio con giardino lapidario e ristorazione vicino a S. Vitale, per i turisti e i ravennati, ma non ho avuto proposte o manifestazioni d’interesse a riguardo».

Cozzolino è napoletano, 53 anni, laureato in architettura e specializzato a Venezia è stato soprintendente a Ravenna - era già stato responsabile tecnico della soprintendenza archeologica di Napoli -, poi ha ricoperto gli uffici ministeriali Mibac di Ancona e dal settembre 2012 a Napoli. Durante il suo incarico in terra marchigiana nacquero molte polemiche realtivamente alla scelta di eliminare le pedane per i disabili poste all’ingresso dei negozi a Fano e limitare i dehors, gli ombrelloni e le pedane di legno nel centro di Ancona.

Anche a Ravenna negli anni che lo videro alla guida della Soprintendenza divampò la polemica sui dehors. Su questo argomento Ranaldi è stata più ‘morbida’: «In alcuni incontri con l’amministrazione – aveva spiegato – si è cercato di definire gli orientamenti possibili, le linee guida sull’utilizzo degli spazi pubblici, si tratta di un tema di decoro e arredo urbano, nella direzione di misure semplici d’indirizzo e semplificazione delle autorizzazioni, non di creare strutture che dehors non sono».