Francesco Rossi, funerali a Scandiano. "Tranquillo amore, qui ci penso io"

Chiesa gremita per l'ultimo saluto al giovane scomparso in un incidente stradale a Cervia. Le strazianti parole della fidanzata

Scandiano, il funerale di Francesco Rossi (Foto Artioli)

Scandiano, il funerale di Francesco Rossi (Foto Artioli)

Scandiano (Reggio Emilia), 10 giugno 2019 - «Ciao Fre, mi manchi. Mi dispiace per tutto». Anche Daniele Tagliani, in vivavoce dall’ospedale di Cesena, ha voluto salutare per l’ultima volta il suo amico Francesco Rossi. Il funerale (video) di oggi pomeriggio ha richiamato una folla di amici, parenti e giocatori. Molti di loro erano presenti anche stamattina ad Albinea, dove si è tenuta la funzione per Matteo Paolini. Lui e Francesco sono morti sul colpo nel terribile incidente di giovedì notte a Cervia, a cui solo Daniele è riuscito a sopravvivere. La chiesa è gremita (foto), così come il piazzale di fronte e il giardino attorno alla pista. Su quella pista Francesco ha iniziato a dare i suoi primi calci al pallone, e per la realtà calcistica di Scandiano e Viano rimarrà per sempre un esempio da seguire.

«Questo è stato il luogo dell’inizio della sua passione per il calcio, ma anche di tante relazioni tra di voi - ha detto don Paolo Crotti -. Allora oggi non vogliamo che sia il luogo della fine. Anche se difficile, questo è un inizio sia per noi che per lui. C’è chi dice che i ragazzi oggi siano individualisti, che vivano solo relazioni virtuali, ma quella di oggi è una grande smentita. Francesco ha avuto delle relazioni reali, non ha vissuto per se stesso, e la vostra numerosa presenza oggi lo testimonia».

All’arrivo del feretro davanti alla chiesa di san Giacomo Maggiore, sono volate in cielo coppie di palloncini rosso-blu, gli stessi colori delle società Vianese e Sporting Chiozza. Francesco è stato un allenatore e un educatore, ma era soprattutto un amico. Una persona amata e capace di amare, la cui improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile, dolore e rabbia. Tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia, ai genitori e le due sorelle minori. Sul piazzale in molti indossano la divisa ufficiale, i grandi ma anche i più piccoli, che ancora forse non comprendono realmente o non riescono ad accettare ciò che è successo.

«La partita con me è stata la più difficile da vincere, ma non ti avrei mai lasciato andare – ha detto la fidanzata Camilla –. Stai tranquillo amore mio, che qui ci penso io». «Come dimenticare la cabala pre-partita del sabato – ha continuato un amico –, o le serate a casa tua in taverna. Sempre aperta per tutti noi, anche quando facevamo casino fino a tardi, fino a sentirla un po’ come casa nostra». Quella grinta e spontaneità, seppur nel dolore, gli amici di Francesco non la perdono nemmeno oggi e quando il feretro esce dalla chiesa ecco partire il coro della Vianese dedicato solo a lui. «Sono state e saranno lunghe giornate senza di te, Frenci – conclude –. Grazie di cuore per tutto quanto».