Minacce alla cronista del Carlino, il pm: "Massima attenzione"

Il 31enne islamista è seguito dalla Dda. Decine i messaggi di sostegno a Benedetta Salsi, insultata sul web

La pagina Facebook denominata ‘Musulmani d’Italia’ da cui sono partiti insulti e minacce a Benedetta Salsi

La pagina Facebook denominata ‘Musulmani d’Italia’ da cui sono partiti insulti e minacce a Benedetta Salsi

Reggio Emilia, 27 febbraio 2016 - Sono stati decine i messaggi si solidarietà arrivati a Benedetta Salsi, giornalista del Carlino, minacciata e diffamata da un post apparso sulla pagina Facebook ‘Musulmani d’Italia’. Gli inquirenti ipotizzano che tra gli amministratori del profilo ci sia Luca Aleotti, reggiano 31enne, convertito all’Islam, seguito dalla Procura di Bologna, competente per le vicende di terrorismo, e dalla Digos di Bologna e Reggio. L’attenzione degli investigatori è stata attirata dai ripetuti messaggi rilanciati online dal 31enne. «L’attenzione è massima – ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo ‘terrorismo e ordine pubblico’ – anche per quanto riguarda l’utilizzo del web come strumento di propaganda e minaccia. Occorre però sempre distinguere, e non è per nulla semplice, tra il mitomane esaltato, ma isolato, da chi invece, spesso con modalità informatiche complesse, immette nella rete impulsi seri finalizzato a incentivare il proselitismo estremista». 

Intanto la solidarietà alla collega Salsi è arrivata dal Municipio. «La cronista – interviene l’assessore Serena Foracchia – è stata insultata, sia come giornalista e, aspetto questo gravissimo, come donna, solo perché ha fatto il suo lavoro, dando una notizia».

Solidarietà anche dal presidente della Provincia Gianmaria Manghi, che sostiene come simili calunnie e intimidazioni debbano essere punite «severamente nel rispetto, prima ancora che delle nostre leggi, di quei principi di libertà, di democrazia, di pacifica e civile convivenza, di libertà di espressione (che è altra cosa dal diffamare) che sono da sempre alla base della nostra comunità e parte integrante della nostra storia». «In qualità di parlamentare, ma soprattutto come cittadina e donna esprimo – scrive Maria Edera Spadoni del M5s – la mia più profonda vicinanza alla coraggiosa giornalista Benedetta Salsi a cui sono arrivate delle intimidazioni dalla pagina Facebook “Musulmani d’Italia”».

Attestati di solidarietà alla Salsi anche dai colleghi e, in particolare, dal Comitato di redazione del Carlino per gli insulti «sia come giornalista e, aspetto ancora più grave, come donna, solo perché ha fatto il suo lavoro di cronista». Vicinanza anche dai colleghi di Telereggio e della Gazzetta di Reggio che, in un nota del Cdr, esprime «solidarietà nei confronti della collega Benedetta Salsi» e sottolineano come «ancora una volta, un giornalista viene preso di mira per aver fatto il proprio lavoro».

GIUliA Emilia-Romagna, il coordinamento regionale dell’associazione delle Giornaliste unite libere autonome, esprime con una nota «solidarietà e sostegno a Benedetta Salsi. A lei auguriamo di poter continuare a svolgere serenamente il proprio lavoro in nome della libertà e del diritto all’informazione».

«Le minacce tramite una fantomatica pagina de ‘I musulmani d’Italia’ a una giornalista del Carlino Reggio sono un fatto grave che merita attenzione» commenta l’Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere), che esprime piena solidarietà alla cronista. «Crediamo e riteniamo opportuno – continua Anolf – che i cittadini reggiani, di fede musulmana in primis, debbano operarsi per espellere le mele marce, alzare la voce e non abbassare la guardia, nei confronti di chi non accetta e non condivide le regole e le leggi che questa collettività si è prefissata di osservare e difendere».

Il capogruppo leghista in Regione, Alan Fabbri, parla di «vili e ignobili minacce dei ‘soliti’ islamisti. Benedetta è una giornalista di cui ho grande stima e con cui ho collaborato quando lavorava per il Carlino di Ferrara, apprezzandone la professionalità e le capacità». Per il commissario provinciale della Lega Nord reggiana, Matteo Melato, e il segretario nazionale Emilia, Gianluca Vinci, «è un fatto molto grave che deve far riflettere tutti sul pericolo che la nostra millenaria cultura sta correndo per colpa di questi soggetti, anche a causa delle politiche di integrazione messe in campo dal Pd e dal suo atteggiamento supino verso questi integralisti». Solidarietà arriva anche dal leghista Gabriele Delmonte, vicecapogruppo della Lega in Regione.