Con il megastore H&M torna a nuova vita Palazzo Busetti

Aprirà i battenti il 10 settembre con i suoi 1500 metri quadri di superficie. Vecchi: il più importante investimento privato dal dopoguerra FOTO: il restyling

Il restyling di Palazzo Busetti (Artioli)

Il restyling di Palazzo Busetti (Artioli)

Reggio Emilia, 5 settembre 2014 - Dopo l'area del mercato coperto (oggi sede di Coin), un altro edificio storico viene restituito al centro di Reggio Emilia. E' palazzo Busetti di cui, dopo circa 20 anni di abbandono, si sta ultimando in questi giorni la prima fase dei lavori di riqualificazione. L'intervento di ristrutturazione, partito a gennaio del 2013 grazie ad una variante urbanistica prevista nel Pru del 2009, e' sato realizzato con un accordo pubblico-privato tra il Comune (che insieme alla Sovrintendenza ai Beni architettonici ha curato la "regia" della riqualificazione) e la societa' Bluefield srl dell'imprenditore Fulvio Montipo', oggi proprietaria dell'immobile, che ha finanziato per intero l'intervento con circa 40 milioni di euro.

L'accordo con l'amministrazione prevedeva inoltre che la societa' versasse 1,4 milioni per i lavori sui Musei Civici. Palazzo Busetti, restituito allo splendore dopo un complesso lavoro di pulizia e rimozione di corpi incongrui nei locali interni, ospitera' un punto vendita del colosso svedese dell'abbigliamento fashion e low cost H&M che occupera' circa 1.500 dei 2.500 metri quadri di superficie di vendita disponibile, e dovrebbe aprire i battenti il prossimo 10 settembre. I restanti spazi, secondo il progetto dovrebbero ospitare una volta che l'intero edificio sara' riqualificato, funzioni residenziali e terziarie e pubblici esercizi (un bar o un ristorante).

A presentare i lavori effettuati sono oggi il sindaco Luca Vecchi, l'assessore al Commercio Natalia Maramotti, e il progettista Ivan Sacchetti dello studio Ads. "Credo che siamo di fronte al piu' importante investimento privato, anche se concordato con il pubblico, effettuato dal dopoguerra in poi", commenta il sindaco. "La nostra intenzione e' di proseguire nei prossimi anni con lo spirito della precedente amministrazione di incrociare il pubblico e il privato per riportare funzioni e rilanciare il centro storico. Penso al graduale recupero dei Chiostri di San Pietro e alla riqualificazione del Palabigi", aggiunge Vecchi. Il primo cittadino e l'assessore al Commercio rassicurano poi- dopo le prime perplessita' agostane delle associazioni di categoria- sull'impatto che la nuova attivita' avra' sulle circa mille piccole attivita' censite l'anno scorso nella citta' storica (147 i negozi sfitti). "I centri storici delle citta' italiane- spiega Maramotti- ospitano ormai da anni strutture di vendita medio grandi che hanno l'indubbio vantaggio di attrarre clienti anche per le piccole attivita'. Noi ci aspettiamo degli esiti positivi anche se non necessariamente nel breve periodo".

Annunciando i prossimi interventi del Comune sul commercio, Maramotti rende note la nuova mappatura delle attivita' commerciali del centro storico, e un'analisi dei cittadini che lo frequentano tramite dei "contapersone", installati in alcuni punti di accesso. Che il nuovo magnete commerciale non schiaccera' le piccole botteghe, e' infine certo anche il sindaco: "Le medie e grandi strutture di vendita producono ricadute positive non solo per se', ma diventano di solito elementi attrattori per una rete commerciale diffusa".

(Dire)