“Papa Francesco mi ha abbracciata e mi ha detto che ho un bel sorriso“

Il racconto di Velia ieri all’udienza dedicata al Beato Rolando Rivi FOTO L'udienza in Vaticano

Papa Francesco accarezza Velia Gallinari (foto Artioli)

Papa Francesco accarezza Velia Gallinari (foto Artioli)

Reggio Emilia, 11 settembre 2014 - «Papa Francesco mi ha dato un bel bacio sulla fronte, mi ha abbracciato e mi ha detto che ho un sorriso splendido. Ho provato una gioia immensa...». Tra i seicento della spedizione reggiano- modenese all’udienza generale in Vaticano dedicata anche al Beato Rolando Rivi, il martire di San Valentino di Castellarano, la più felice è lei. Velia Gallinari, 43 anni, diversamente abile di Albinea, il Papa lo ha proprio incontrato, toccato e abbracciato. E ci ha persino parlato. Con quella tenera innocenza da fare invidia a un bambino. «Pregherà per i miei amici e per la Croce Verde di Reggio e Albinea?», gli ha domandato Velia. Papa Francesco l’ha guardata con dolcezza: «Hai un sorriso bellissimo. Certo che pregherò. Prego per tutti e lo farò anche per i tuoi amici».

Velia è una delle seicento persone che assieme all’associazione «Amici di Rolando Rivi» e alla Croce Verde reggiana è andata a Roma dal Papa. Due giorni che rimarranno un ricordo indelebile per tutti quanti. Nel segno del martire seminarista, gli Amici di Rolando hanno accolto il Papa in Piazza San Pietro sventolando il foulard rosso con la scritta Io sono di Gesù.

Papa Francesco durante il suo giro sulla Papa-Mobile si è fermato proprio dal gruppo di pellegrini vicino alle transenne. Li ha salutati e si è fermato ad ascoltare il reggiano Emilio Bonicelli, segretario dell’associazione dedicata al Beato. «È stata un’emozione fortissima — racconta — Gli ho spiegato il motivo per cui eravamo tutti lì. Gli abbiamo regalato uno dei nostri foulard rossi e prima di donargli la reliquia di Rolando Rivi l’ha baciata. È stato un gesto stupendo che corona tutto il nostro cammino fatto finora. È come aver affidato Rolando alla chiesa universale». Un cammino però che non è finito. Ora si aspetta la santificazione di don Rivi col processo che è già partito.

«Prima che andasse via, ho detto al Papa che aspettiamo la canonizzazione. Lui si è girato, mi ha guardato e ha sorriso. Poi ha fatto un cenno come a dire: continuate così e vedrete che Rolando diventerà santo. È stata un’espressione di incitamento. Il Santo Padre ha questa grande capacità di accoglienza; trovarmi di fronte a lui è stato come essere davanti a un papà o a uno zio. Una persona familiare che sembra di conoscere da sempre. È stato un sogno».

Dopo il giro nella piazza del Vaticano gremita di 60mila persone, Papa Francesco ha parlato alla folla per l’omelia dell’udienza. Al suo fianco il vescovo di Reggio Massimo Camisasca con cui si è intrattenuto a lungo successivamente, con abbracci e sorrisi, e l’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri (presidente dell’associazione Amici di Rolando). E anche qui la sorpresa: il Papa ha salutato i pellegrini reggiani ricordando che quell’udienza fosse in onore del Beato. «Rolando è un eroico testimone della Fede», ha detto Papa Bergoglio.

Una gioia immensa lo è stata anche per la Croce Verde di Reggio e Albinea. Ottanta volontari si sono aggregati alla spedizione voluta in occasione del centenario.

«È stata una giornata incredibile — racconta Cristiano Cucchi, organizzatore del viaggio — E il momento più emozionante, soprattutto per me, è stato quando il Papa ha benedetto il nostro vessillo che portavo in mano io. E poi, quando Velia ci ha detto che il Papa ha promesso che pregherà per noi siamo stati davvero felici».

Al pomeriggio poi, la spedizione ha concluso il pellegrinaggio con l’ultima messa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. A presiederla è stato il vescovo Massimo Camisasca che nonostante un blackout e quindi impianto audio spento, ha fatto l’omelia a «voce naturale», con i fedeli che hanno osservato tutti un rigoroso silenzio. Un momento di preghiera molto sentito da tutti. Infine, la partenza da Roma per il ritorno a casa. Tutti stremati, anche per l’incessante traffico incontrato sul Grande Raccordo Anulare e per un incidente stradale lungo la A1 che li ha lasciati imbottigliati per ore. Tutti stanchi, ma felici. Con la gioia nel cuore.