Rimini, "la morte della nostra Teresa potrà salvare altri bambini"

La madre affidataria della piccola: "Per ricordarla abbiamo aperto una sottoscrizione che servirà a regalare all’ospedale una culla per neonati prematuri"

Cesena, bimba morta per peritonite. I funerali li paga il Comune

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Rimini, 26 luglio 2017 - «Teresa era il regalo più bello che potessimo ricevere: un regalo fatto con amore e fiducia dalla sua mamma che ha scelto di darle una famiglia e due fratelli che l’hanno amata dal primo istante che l’hanno vista».

Giorgia Palazzi, la madre affidataria della bimba deceduta a soli cinque anni dopo un malore, trova la forza di raccontare la gioia che quella dolcissima bambina ha portato a tutta la famiglia. «Scegliamo di non commentare i dettagli di quelle ore che ce l’hanno portato via, sia per rispetto al lavoro che la magistratura sta svolgendo, lavoro verso cui riponiamo la massima fiducia, che per evitare ai nostri figli ulteriori traumi e sottoporli a curiosità morbose – afferma Giorgia –. Conosciamo e rispettiamo il mestiere di giornalista ma noi abbiamo un mestiere più difficile da compiere in questi giorni. Quello di genitori di altri due figli per i quali cerchiamo la forza di indossare un volto meno triste e con i quali ritrovare piccoli pezzi di normalità che permetta loro di iniziare a guarire da questa ferita profonda e devastante».

Il pensiero di questa madre va subito a un’altra madre, quella naturale di Teresa: «Una mamma che tante volte ho stretto fra le mie braccia e che è diventata anche lei, un po’ figlia mia. Anche questo è un dono che Teresa ci ha lasciato: due mamme che si sono sempre volute bene e che ancora si stringono per superare il dolore. Questo avevo insegnato a nostra figlia, che lei era una bambina fortunata perché aveva due mamme che le volevano bene. Non siamo ‘due famiglie’ – afferma Giorgia –, ma una sola che soffre e decide di farlo in silenzio e dignità. Ci sarò il momento per raccontare, ci sarà il momento per dare un senso, ne sono certa. Teresa è stata profondamente amata da tutti coloro che l’hanno conosciuta, anche se per poco».

Un amore così grande che non può smarrirsi nell’inevitabile dolore, ma deve servire per far crescere qualcosa di importante: «Teresa adorava i neonati, avrebbe voluto un altro fratellino piccolo. Era già una piccola mammina: così abbiamo creato una sottoscrizione, presso la Croce Rossa Italiana, affinché tutti coloro che possono e vogliono contribuiscano all’acquisto di una culla termica per la Terapia Intensiva Neonatale di Rimini. Vorremmo che una morte così assurda servisse almeno a regalare speranza e sorrisi a tanti altri genitori. Dal bene non può e non deve nascere odio, altrimenti ogni prezioso giorno della vita di Teresa sarà stato vano. Lei viveva, respirava e si nutriva di amore; facciamo in modo che tutto ciò continui per lei, a suo nome».