Rimini, Gianluigi Valentini è morto dopo mesi di agonia

Si è spento il figlio dell'industriale Luigi Valentini 10 mesi dopo l'incidente con la Porsche. Il dolore della famiglia

Gianluigi Valentini

Gianluigi Valentini

Rimini, 30 luglio 2017 - E' entrato e uscito dal coma diverse volte, dopo il terribile incidente del 4 ottobre. Ha lottato come un leone. Ma alla fine Gianluigi Valentini non ce l’ha fatta. Il cinquantenne, figlio di Luigi Valentini, uno dei più noti industriali riminesi, si è spento ieri in ospedale. ‘Gigi’, come lo chiamavano familiari e amici, era ricoverato dalla sera del 4 ottobre, quando a bordo della sua Porsche nera si era scontrato, dopo un sorpasso, contro un autobus della linea 4 sul lungomare di via Toscanelli. Stava andando a visitare il padre, che in quel periodo era sua volta ricoverato in seguito a un malore.

E’ distrutta dal dolore la famiglia Valentini, che ha sperato fino all’ultimo che Gigi potesse farcela. Più di una volta in questi mesi è entrato in coma, ma era sempre riuscito a superare le criticità. «Gigi è un leone, ha un carattere e una tempra veramente forti. Se ci metterà la stessa grinta che ha sempre dimostrato nello sport, vincendo tanti combattimenti di arti marziali (una delle grandi passioni di Gigi) riuscità a vincere anche questo match», aveva detto pochi giorni dopo l’incidente la sorella Cristina. Che insieme all’altro fratello Gianluca è stata sempre accanto a Gigi in questi mesi, andandolo a trovare ogni giorno. Le sue condizioni di salute erano andate lentamente migliorando nel corso dei mesi, anche se l’incidente gli aveva causato lesioni gravissime (e in alcuni casi permanenti) agli organi. Negli ultimi giorni però le condizioni sono nuovamente precipitate, e questa volta Valentini non ce l’ha fatta.

La notizia della sua morte si è sparsa velocemente a Rimini. Gigi Valentini era molto noto in città, e non solo per essere il figlio di Luigi. Anche se, rispetto ai fratelli Cristina e Gianluca, aveva meno a che fare con l’azienda di famiglia, le industrie Valentini, era molto impegnato nel campo del cinema, la sua grande passione. Era socio di una casa di produzione cinematografica e aveva lavorato personalmente a diversi film. Lavorava anche al progetto di dirigere una pellicola. Divorava libri, era un profondo studioso di letteratura e arte.

E poi c’era lo sport, l’altro grande amore della sua vita. Praticava le arti marziali a un buon livello, e aveva affrontato anche parecchi combattimenti. Era considerato, da chi lo conosceva bene e non si fermava alle apparenze, un uomo particolarmente intelligente e sensibile, anche se stravagante. La sua vita è finita in un letto d’ospedale, messo ko da quel terribile incidente del 4 ottobre. Resta ancora da fissare la data dei funerali, che potrebbero tenersi già domani o (più probabilmente) martedì.