Rimini, il marito di Guerrina si scatena in discoteca / VIDEO

Mirco Alessandrini riconosciuto in un locale di Novafeltria

Mirco Alessandrini in tribunale nel giorno della condanna di Gratien Sotto il marito di Guerrina Piscaglia in pista al  Jolly di Novafeltria

Mirco Alessandrini in tribunale nel giorno della condanna di Gratien Sotto il marito di Guerrina Piscaglia in pista al Jolly di Novafeltria

Rimini, 12 dicembre 2016 - «Ma quello non è Mirco, il marito di Guerrina?». E’ sabato sera, c’è molta gente alla discoteca Jolly di Novafeltria. Il famoso locale dell’alta Valmarecchia è in festa: è in programma l’atteso party per il suo quarantottesimo compleanno. D’altronde al Jolly sono passate intere generazioni che amano la musica, ma soprattutto il sano divertimento. Il menù della serata poi è ricchissimo, con tanto di cena ‘stellare’ e musica di ogni genere.

Da tutta la valle arrivano giovani che hanno voglia di ballare in pista, lasciandosi alle spalle, dietro la porta, la nebbia ed il freddo pungente che avvolge questo lembo di provincia riminese. Ma la festa di compleanno del «Jolly» non è riservata solo ai più giovani, è di tutti, anche di quelli che sono rimasti adolescenti nell’animo ed hanno, invece, i capelli grigi se non addirittura bianchi. Così, in mezzo ai teenagers di oggi, ci sono anche quelli di ieri, di qualche decennio fa. Ed in un gruppo di amici sulla cinquantina c’è anche un volto conosciuto per il dramma terribile che l’ha colpito: è Mirco Alessandrini, la cui moglie, Guerrina, dal primo maggio di due anni fa è misteriosamente scomparsa.

Suo malgrado, Mirco è diventato un personaggio pubblico, il suo volto è apparso in innumerevoli trasmissioni televisive, dai canali Mediaset a quelli della Rai, sempre per implorare di sapere la verità sulla fine della sua Guerrina di cui non è mai stato trovato il corpo e per il cui omicidio è stato condannato a 30 anni padre Gratien Alabi. «Guarda, c’è il marito di Guerrina», è il passaparola che circola nella sala tra ragazzini e signore rifatte sulla cinquantina.

Lui, pantaloni scuri ed un maglione sopra una camicia bianca, sembra non accorgersi del piccolo clamore suscitato. «Sì, ero al Jolly, non vedo che cosa ci sia di male», conferma al telefono. Ogni giorno Mirco affronta il suo dramma di uomo senza più la sua compagna al suo fianco, svanita nel nulla e con un figlio portatore di handicap al quale pensare. Per una sera, insieme ad alcuni amici, tenta di annacquare quella sofferenza, tornando giovane su una pista da ballo.

Ed in camicia bianca anche Mirco, come i tanti ragazzi che lo circondano, balla e si scatena, come ai bei tempi di John Travolta, sotto la consolle del dj. Non si accorge che qualcuno lo immortala con tanto di smartphone mentre si muove a tempo di musica. Per una manciata di minuti quelle note forse lo riportano a momenti di felicità, quando ancora c’era Guerrina, quando la vita era scandita da una banale normalità.

Adesso, suo malgrado, Mirco Alessandrini è diventato un personaggio pubblico. «Padre Gratien nasconde la verità, ci dica dove è nascosto il corpo di mia moglie», ha detto pochi giorni fa in un’intervista. Poi, finita la festa, Alessandrini è ripiombato nella sua tragica dimensione, senza più sua moglie accanto e senza una tomba dove piangerla.