Scuola, a Rimini mancano 80 docenti di informatica

Il provveditore Pedrielli: "Difficile trovare docenti di informatica a matematica, ma non siamo in emergenza"

Un’aula di informatica: le scuole non trovano professori per insegnare la materia

Un’aula di informatica: le scuole non trovano professori per insegnare la materia

Rimini, 24 agosto 2017 - Manca meno di un mese ormai alla prima campanella, ma nelle scuole riminesi gran parte delle cattedre vacanti è già stata coperta. Tra le chiamate dirette fatte dalle scuole, e le assegnazioni fatte dall’ufficio scolastico provinciale, sono stati assunti già 176 docenti con contratto a tempo indeterminato. «Sono insegnanti che avevano superato il concorso ordinario o che facevano parte delle graduatorie a esaurimento – spiega il provveditore di Rimini Giuseppe Pedrielli – Restano da coprire in questo modo altri 80 posti di ruolo, per i quali ci si sta già muovendo».

Incredibile ma vero: di quegli 80 posti ancora scoperti molti sono per ruoli di insegnanti di informatica (soprattutto) o matematica. «I posti sono rimasti vuoti perché non c’erano candidati – continua Pedrielli – Sta diventando una vera impresa trovare docenti di informatica». In un mondo perennemente ‘connesso’, dove internet ci accompagna dal mattino alla sera, sembra strano, «ma è proprio così».

Ma il numero dei posti di ruolo ancora vacanti, secondo Pedrielli, di per sé «non è alto. Nella provincia di Rimini abbiamo una cinquantina di istituti tra comprensivi, scuole medie e superiori. A oggi resta scoperto un posto e mezzo per ogni istituto. Non siamo insomma in una situazione di emergenza». Nei prossimi giorni si provvederà a nominare i supplenti annuali, per arrivare così all’organico di fatto predisposto per il prossimo anno scolastico.

Ma la buona scuola non è fatta solo dai docenti, ma anche dalle strutture adeguate. E l’hanno ribadito a chiare lettere ieri all’incontro al Meeting (coordinato dallo stesso Pedrielli) Valeria Gabrielli e Ornella Scaringi, rispettivamente dirigenti scolastici dell’istituto per il turismo ‘Marco Polo’ e dell’alberghiero ‘Malatesta’ di Rimini. Due scuole, la seconda in particolare, dove insegnanti, ragazzi e famiglie lamentano da anni spazi angusti e non all’altezza. «La questione degli ambienti è molto importante per il buon funzionamento delle scuole», hanno ribadito le due presidi. Ma il dibattito, a cui hanno preso parte anche il presidente della Camera di commercio Fabrizio Moretti, il presidente degli albergatori Patrizia Rinaldis e l’assessore alla Scuola di Rimini Mattia Morolli, è stato molto più articolato. Si è parlato dei tanti progetti messi in campo delle scuole, e della necessità di far dialogare gli istituti sempre di più con la città.

Manuel Spadazzi