Ragazze in un night (foto di repertorio, Germogli)
Rimini, 4 maggio 2016 - Sanzioni amministrative fra i 300.000 e i 500.000 euro per l’impiego di 330 lavoratori irregolari, di cui un centinaio completamente in nero, e il sequestro preventivo “del profitto dei reati fiscali per oltre 2,5 milioni”. Questo l’esito dell’operazione “Black night”, coordinata dal Comando provinciale di Rimini della Guardia di finanza, e che ha riguardato cinque società che hanno gestito tre locali notturni, due a Rimini e uno a Riccione.
Le sanzioni amministrative relative all’impiego di lavoratori irregolari, si legge in una nota, riguardano gli anni 2012 e 2013. Nel corso delle indagini, inoltre, le Fiamme gialle hanno anche ricostruito il volume d’affari sottratto alla tassazione da parte delle tre società di gestione dei night, che di fatto “sono risultate tutte sconosciute al fisco, non solo perché avevano omesso di presentare le dichiarazioni del reddito annuali, ma anche per avere attuato operazioni fraudolente per occultare gli incassi”. Un accorgimento particolare era quello “di utilizzare per gli incassi un dispositivo Pos (Point of sale, quello usato per il pagamento con Bancomat e carte di credito, ndr) intestato ad una ditta diversa dalla società titolare dell’attivita’”.
A quel punto, scrive la Guardia di finanza, “sono state avviate indagini bancarie” che hanno permesso di calcolare “ricavi non dichiarati per 11 milioni”. Considerato il volume dell’evasione, i finanzieri hanno segnalato alla Procura di Rimini i responsabili per il reato di “omessa dichiarazione”, proponendo il sequestro preventivo di oltre 2,5 milioni, e il Gip ha disposto il sequestro per equivalente, poi eseguito dalle Fiamme gialle. Nei giorni scorsi, infine, l’avviso di conclusione delle indagini, emesso dal pm Luca Bertuzzi, è stato notificato agli indagati.