Troppo caldo, grave moria di cozze a Scardovari

L’allarme del Consorzio pescatori: «Le cause sono carenze strutturali che segnaliamo da anni»

Moria di cozze a Scardovari

Moria di cozze a Scardovari

Scardovari (Rovigo), 28 luglio 2015 - Un disastro annunciato: arriva puntuale, come effetto diretto della bolla di calore delle scorse settimane, l’ennesima, gravissima moria di cozze negli impianti produttivi della Sacca di Scardovari.

Danni molto estesi, ancora difficili da definire in termini economici, che hanno colpito sia la produzione di quest’anno che buona parte della semina della pregiata cozza dop di Scardovari che gli operatori avevano preparato per la produzione della prossima primavera; che viene così sostanzialmente condannata. E ancora non è finita: dato che la situazione si presenta precaria anche negli orti di allevamento delle vongole, con molti vivai che stanno cominciando a registrare morie estese, che prevedibilmente si aggraveranno nei prossimi giorni. Anche qui, davvero di proporzioni enormi il danno economico. Una situazione che, del resto, gli operatori del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine avevano ampiamente previsto. Lo racconta in dettaglio Roberto Finotello, Presidente del Consorzio: «Purtroppo queste morie sono ormai ampiamente prevedibili per un motivo molto semplice: non sono causate dal destino o dalla sfortuna, ma da carenze strutturali che segnaliamo da molti anni: in Sacca di Scardovari devono essere fatti con regolarità dei lavori scavo e manutenzione dei canali che permettano la circolazione ed il ricambio idrico della laguna. Finchè questi lavori non vengono fatti – dice Finotello – le situazioni pesantissime di questi giorni si ripeteranno, mettendo definitivamente a rischio la sussistenza delle oltre 1500 persone che da questo tipo di pesca traggono sostentamento».