Adria, travolge l'amico con l'auto. "E' stato un incidente, l'ho investito per sbaglio"

Indagato per lesioni, gravi le condizioni del 19enne

Carabinieri

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Adria (Rovigo), 21 maggio 2017 - «Niente car surfing, non sapevamo nemmeno cosa fosse. Non c’era la volontà di far male a nessuno. E’ stato solo un incidente». Chi parla è ora indagato per lesioni personali stradali gravi. Si tratta di L. G., appena 18 anni, di Adria. Era alla guida di un’Opel Corsa giovedì sera sul piazzale della Sochoterm ad Adria, in viale Risorgimento, attorno alle 21.30. Ha travolto l’amico 19enne L. T., grave fino a ieri sera, in prognosi riservata all’ospedale di Rovigo, ricoverato in terapia intensiva. 

Una sciocchezza, una bravata alla base dell’incidente. Stando a quanto emerge dai racconti dei coetanei, il 19 enne si trovava a piedi davanti all’auto mentre l’amico alla guida dell’Opel simulava un inseguimento. Invece di frenare, al ragazzo è scappato il piede sull’acceleratore e così il gioco, lo scherzo si è tramutato quasi in tragedia. In auto con il conducente, ora indagato, c’erano altri tre ragazzi, tutti più o meno coetanei dei protagonisti della vicenda.

Il ferito, sempre stando al racconto degli amici, aveva uno zainetto che in qualche modo avrebbe attutito il colpo. L’auto infatti lo ha travolto e lui è rimasto steso sull’asfalto. Subito soccorso, il ragazzo era cosciente, gli amici volevano toglierli la maglia ma lui scherzando ha detto che l’avrebbe tenuta «per ricordo». Poi le sue condizioni si sono aggravate ed è stato trasportato all’ospedale di Rovigo. Non è in pericolo di vita, dovrebbe cavarsela anche se i medici mantengono la prognosi riservata. 

Gli inquirenti stanno comunque ancora indagando. Tutti i presenti saranno chiamati a dare il proprio contributo per chiarire la dinamica. In aggiunta, un aiuto potrebbe arrivare dai filmati delle telecamere della fabbrica, la Sochoterm. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore del tribunale di Rovigo, Monica Bombana. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri. Al momento però l’attenzione è tutta rivolta alle condizioni di salute del ragazzo. L’azienda sanitaria polesana, Ulss 5, fa sapere che i medici dell’ospedale di Rovigo stanno monitorando con estrema attenzione la situazione del 19enne, hanno eseguito l’intervento con precisione. L. G., il giovane al volante dell’Opel Corsa, aveva la patente da sei mesi. E’ stato sottoposto all’alcol test, ma sembra che non sia risultato positivo. Pare che non avesse assunto nemmeno droghe.

L’auto che stava guidando, fresco di patente, non era né sua né dell’amico investito. È stata posta sotto sequestro dalla magistratura. L. T. è uno studente alla scuola alberghiera locale. Ha la passione della pesca, che condivide con altri amici e con il padre. Soprattutto quando si tratta di andare in mare, a caccia di tonni.