Rovigo, Diego Crivellari in pensione da mille euro tra 23 anni

'Se non verrò rieletto tornerò a fare l’insegnante alle superiori'

Diego Crivellari

Diego Crivellari

Rovigo, 17 settembre 2017 - Sono 55 i parlamentari veneti eletti nell’ultima legislatura che, come diretta conseguenza della riforma 2012, avrebbero rischiato di lasciare i contributi ai fondi pensione di camera e senato se non avessero scollinato la fatidica data del 15 settembre, ovvero se il governo fosse caduto prima. Ora sono ‘salvi’. L’unico parlamentare polesano che ha ottenuto il «vitalizio» in questa legislatura è Diego Crivellari, 42 anni, nato a Torino, cresciuto a Rosolina (ma politicamente ad Adria) ed ora residente a Rovigo.

«Non è un vitalizio», spiega. «Sono stati aboliti da Monti», precisa. Emanuela Munerato, ex Lega Nord, ora gruppo misto, è al secondo mandato mentre Bartolomeo Amidei (Forza Italia) non lo avrà perché è al Senato da meno di 4 anni, 6 mesi e 1 giorno.

Crivellari, quanto ha maturato?

«Sono 900 e rotti euro e scattano al compimento dei 65 anni per chi ha un solo mandato come me. I vitalizi di una volta non ci sono più».

Meno di mille euro a 65 anni. È tanto o poco?

«Ho 42 anni. Tra 23 chissà quante cose cambieranno. Nel Dopoguerra il vitalizio aveva delle ragioni storiche, consentiva anche ai più poveri, operai e disoccupati, di farsi eleggere. Che poi ci siano stati abusi ed estensioni è altrettanto vero».

Giusti i vitalizi?

«Trovo sia giusto quello che è stato fatto in questi anni. Cioè l’abolizione dei vitalizi con la passata legislatura e qualche mese fa l’approvazione della legge Richetti, passata al momento solo alla Camera. Un’ulteriore stretta sia per i parlamentari che per i consiglieri regionali».

Cosa cambierebbe con la legge Richetti?

«Parecchio. Avrà anche un effetto retroattivo. Una sforbiciata sugli emolumenti maturati».

L’effetto retroattivo sarà oggetto di ricorsi come in passato per altre leggi che toccavano i diritti acquisiti?

«È un punto controverso che era ben presente al primo firmatario ed anche al sottoscritto. Ma in commissione affari costituzionali sono state fatte diverse audizioni. Giuristi di associazioni e istituzioni. È stato dato semaforo verde. C’è il rischio dei ricorsi ma non è certo saranno vincenti».

Ha un lavoro che la aspetta a Rovigo?

«Sono in aspettativa, se non verrò rieletto tornerò a fare l’insegnante di storia e filosofia alle superiori. Sono di ruolo all’istituto Luzzatti di Mestre».

La spaventerebbe il ritorno alla vita di prima?

«Assolutamente no – continua Crivellari – Ho avuto la fortuna di lavorare lungamente nell’editoria e di insegnare. Sono mestieri per i quali ho studiato e che mi sono sempre piaciuti». «Stiamo lavorando faticosamente per trovare una maggioranza che approvi la legge Richetti anche al Senato». Ha detto il presidente del Pd, Matteo Orfini, a Imola per la Festa nazionale dell’Unità. «Il Movimento 5 Stelle ci attacca su tutto, dov’è la novità? – sostiene Orfini – Io, come la presidente Boldrini, sono alla prima legislatura e nessuno di noi due matura alcun vitalizio, perché sono stati aboliti, giustamente, nella scorsa legislatura».

Cosa dicono i grillini dei vitalizi maturati?

«È un mondo ermetico – riprende Crivellari –. Difficile entrarci. Ma quando mancano 20 o 30 anni alla pensione i pensieri sono altri. La logica di vitalizi e indennità, comunque, era nata dai padri costituenti per non rendere i politici ricattabili. Un tema delicato. Poi l’indignazione collettiva per casi eclatanti di sperpero e spreco hanno imposto che venissero modificati questi istituti. Ed anche l’azione del Movimento 5 stelle ha contribuito positivamente a questi risultati».