Processo Coimpo, valanga di richieste di parti civili

Sono 39 le parti offese per la tragedia avvenuta il 22 settembre 2014

La Coimpo a Ca’ Emo

La Coimpo a Ca’ Emo

Rovigo, 1 dicembre 2016 - Sono 39 le parti offese che hanno chiesto di costituirsi parte civile nel maxi processo sulla tragedia della Coimpo, dove, il 22 settembre del 2014, all’interno dello stabilimento di Ca’ Emo, hanno perso la vita quattro persone (tre dipendenti ed un autotrasportatore), uccisi da un nube tossica fuoriuscita da una vasca di fanghi (FOTO), nel corso dello svernamento di un carico di acido solforico.

Tra le parti offese che chiedono che venga riconosciuto loro un risarcimento per il danno subito, oltre alle famiglie delle quattro vittime (più un quinto sopravissuto salvato in extremis), anche il Comune di Adria, la Provincia di Rovigo, la Regione Veneto, il sindacato Cgil e tre associazioni ambientaliste: il Wwf, Legambiente ed Italia Nostra.

Non solo. Anche 26 residenti delle zone adiacenti allo stabilimento hanno chiesto ieri - giorno in cui si è aperto il maxi processo presso il Tribunale di Rovigo - di prendere parte al procedimento, lamentando di avere dovuto sopportare il cattivo odore prodotto dall’attività della Coimpo, in alcuni casi, anche riconducibile ad una sensazione «di bruciore agli occhi».