Rosolina, rissa tra i tavoli del bar Sottovento

L’aggressione è avvenuta al bar ‘Sottovento’ al villaggio Norge. Grave un uomo

Il bar ‘Sottovento’ dove si è verificata la rissa (foto Braghin)

Il bar ‘Sottovento’ dove si è verificata la rissa (foto Braghin)

Rosolina, 9 agosto 2016 - Un uomo di 40 anni di Volto di Rosolina è rimasto gravemente ferito durante una rissa che è scoppiata in un locale e adesso si trova ricoverato all’ospedale in prognosi riservata. L’episodio è accaduto domenica pomeriggio, attorno alle 16, al bar Sottovento che si trova al villaggio Norge (Rosolina). In quel momento all’interno del locale c’era una barista, perché la proprietaria, moglie di un consigliere di maggioranza, era a riposo per qualche ora. Sono entrati due amici, probabilmente di Chioggia ed un ragazzo, Massimo, di Volto di Rosolina. Al bar c’erano quindi quattro persone compresa la barista.

I tre hanno ordinato da bere e poi hanno iniziato ad alzare la voce e a minacciarsi. Dalle parole sono passati ai fatti ed è scoppiata la rissa. In due si sono scagliati contro l’uomo di Rosolina. I tre sono andati in escandescenza e sono volati calci e pugni tra i tavoli. Non si conoscono i motivi che hanno scatenato la rissa. I tre si conoscevano e pare non andassero d’accordo. Probabilmente è stata detta qualche parola di troppo che ha fatto scoppiare la rissa. Alcuni residenti che abitano nelle vicinanze del bar sentendo le urla dei tre uomini e vedendo quello che stava succedendo hanno chiamato subito i carabinieri e l’ambulanza. La ragazza che era al bar si è spaventata ed è sotto choc. I tre non smettevano di prendersi a botte e fuori dal locale i clienti hanno visto anche del sangue per terra. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Adria. Ma i due amici hanno fatto in tempo a fuggire. Invece l’uomo di Volto di Rosolina è stato assistito dal medico e dagli infermieri che sono arrivati con l’ambulanza. Adesso si trova ricoverato nell’ospedale in prognosi riservata perché ha preso un pugno in pieno volto. Le sue condizioni sono tenute sotto stretta osservazione dai medici.

ANCHE la barista del locale ha dovuto sottoporsi ad alcune cure per lo stato di choc in cui si trovava quando sono arrivati i sanitari. «Non possiamo credere che si possano verificare episodi così gravi – ha spiegato un anziano –. Mettersi le mani addosso è una cosa molto grave e più grave ancora mandare all’ospedale un uomo dopo averlo riempito di botte». «Spero solo che chi ha la colpa e la responsabilità di tutto questo venga preso e punito in modo adeguato – dice una signora di Norge –. Sono una mamma anch’io di un ragazzo di 40 anni. Bisogna però conoscere tutti i motivi di quello che è successo perché le «campane» da ascoltare sono sempre due».